Partecipazione G.
Bisogna assolutamente che inizi a mangiare un po’ di verdura…
Neanche per sogno!
Papà ha ragione, bisonga che inizia a mangiare verdura. Ma come si fa?
Abbiamo provato di tutto ma fino a qualche tempo fa non c’era verso di fare assaggiare verdure (a parte le solite carote) alla piccola G. Abbiamo escogitato un po’ di tutto, ma senza molti successi. E per carità, bisogna che i bambini abbiano il diritto di esprimere i loro gusti e di rifiutare dei cibi non graditi, ma non è ammissibile rifiutare un’intera categoria…specialmente importante per la salute quanto la verdura.
E quando ormai la disperazione stava avendo il sopravvento ed io cominciavo a pensare in modo insistente a metodi che avrebbero fatto inorridire la mitica tata Lucia di SOS tata…ecco che la mamma ha un’idea che si è rivelata vincente. Eh si perchè dopo questo piatto, cucinato ovviamente a 4 mani, la piccola G. ha iniziato ad assaggiare un po’ di verdura…non tanta non fatevi illusioni…ma piuttosto che niente…e ogni tanto si lancia anche in assaggi di cose totalmente nuove.
Ma insomma quale sarebbe questo piatto magico? Beh la ricetta ve la diamo tra poco, ma i motivi per cui ha funzionato sono secondo noi 3:
- Aveva una forma e una croccantezza esterna che attiravano inevitabilmente la piccola peste
- Niente inganni: G. ha partecipato alla preparazione e sapeva che c’erano delle verdure, anche se la consistenza ed il colore erano dissimulati in un “purè” misto
- si potevano prendere con le mani
Beh papà…e poi c’erano la salsiccia e il salame!
Si è vero…forse non la cosa più salutistica del mondo, ma per avvicinarti alle verdure questo ed altro
Gli strumenti:
- 2 pentolini
- 2 padelle
- carta forno
- pennello da cucina
- frullatore ad immersione
Gli ingredienti:
- 1 cipolla
- 2 piccole carote
- 1 zucchina
- 1/2 porro
- 3 patate piccole
- 1 pizzico di paprika dolce
- 1 cucchiaino di zucchero di canna
- 2 piccole salsicce
- 2 o 3 fette di saleme cremonese (morbido e con l’aglio)
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- pasta fillo
- burro fuso per spennellare la pasta fillo
- parmigiano reggiano grattugiato
- sale q.b. (nero nel nostro caso per dare ancor più colore)
Innanzitutto la mamma mette a bollire qualche minuto la salsiccia nell’acqua in modo che perda gran parte del grasso, e, in un altra pentola, le patate. Insieme scelgono le verdure con le quali la mamma prepara un trito sottile al coltello che fa soffriggere in un padellino con un filo di olio extravergine.
Frullano poi il soffritto e le patate usando un frullatore ad immersione. Questa è un’operazione che G. adora fare (ovviamente monitorata da un adulto).
Poi mamma passa in padella la salsiccia e sfuma con mezzo bicchiere di vino bianco che lascia poi evaporare completamente. Frullano la salsiccia insieme al salame in modo da ottenere un trito molto fine, che ricorda vagamente un ragù.
Infine assemblano i fagottini: la mamma taglia dei quadrati di pasta fillo che G. spennella con il burro fuso, sovrapponendo poi 2 fogli. Ci mettono una po’ di parmigiano grattugiato e un po’ di sale (nero nel nostro caso per dare ancor più colore). Li riempiono prima con il purè di verdure e vi adagiano sopra un po’ di salsiccia. Aggiungono ancora un po’ di sale, ripiegano gli spigoli in modo da creare un fagottino aperto al centro da cui spunta la salsiccia.
Sembrano dei vulcani
Si è vero… Si spolverano con un po’ di parmigiano reggiano grattugiato e si infornano a 170 gradi per 14 minuti circa, finchè la pasta fillo non diventa colorita e croccante.
E stavolta si…G. li ha mangiati!
Da bere? Un barbera dell’oltrepò pavese o dei colli piacentini…NON frizzante per me, anche se qui un po’ di frizzantino ci starebbe pure.