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Fahrenheit 451.

Creato il 10 agosto 2010 da Enricobo2

Uno come me, che pretende di essere un osservatore critico ma il più possibile asettico e non passionale dei fatti e della storia, non dovrebbe farsi trascinare dai sentimenti, eppure oggi sono un po’ più triste del solito. Una squadraccia, al soldo di interessi economici e politici forti, e come potrebbe essere altrimenti, ieri ha distrutto un campo dimostrativo di mais BT in Friuli, perfettamente legale, come ben sa chi ha solo voglia di essere correttamente informato (per chi vuole maggiori dettagli vedere qui). I picchiatori e i battaglioni punitivi ci sono sempre stati, in tutte le epoche e in tutte le dittature, religiose o secolari che fossero, ma quando questi squadroni hanno l’approvazione pubblica del potere, la cosa comincia a diventare pericolosa. In tempi difficili come il Ventennio del secolo scorso, la politica faceva finta di non vedere o quantomeno non riconosceva ufficialmente le squadracce che pure finanziava e appoggiava.

Già nelle settimane scorse, diverse mosche cocchiere avevano cercato di surriscaldare gli animi con le consuete menzogne e mezze verità usate di solito in questi casi, per dare poi atto e giustificazione all’azione diretta, quindi già si sapeva come sarebbe finita, però quando si vede materialmente il gruppo dei manganellatori all’opera, gli occhi accesi della violenza integralista, mi coglie sempre una infinita tristezza, un senso di impotenza forse uguale a chi in altri tempi vedeva portare al rogo chi sosteneva la ragione contro la superstizione, a chi vedeva innalzarsi le pire di libri proibiti, a chi assiste oggi alle pretese di controllare internet, dalla Cina all’Iran , al Blackberry negli Emirati, sirene a cui non è immune il buon Obama con la scusa della sicurezza, sempre usata sia da zio Adolf, che da papà Stalin e già in proposta anche da noi. Quando si bruciano il sapere, la cultura, i libri, poco dopo si passa alle persone, il passo è sempre breve.

Per chi volesse saperne qualche cosa di più, ma chi vuole ed è in buona fede lo sa già, il mais BT è un prodotto davvero intelligente e ben studiato, frutto della stessa scienza e cultura che ha trasformato in 4000 anni il teosinte, pianta dell’America Meridionale con tre o quattro granelli sul pennacchio nella meravigliosa pianta di mais attuale, totalmente e artificialmente costruita dall’uomo e addirittura incapace di riprodursi senza la presenza attiva dell’uomo stesso. In questa pianta, con una ricerca mirata ad una particolare attenzione per l’ambiente e la salute, per ridurre al massimo l’impiego di antiparassitari, si è riusciti ad inserire la capacità di autoprodurre le sostanze rilasciate dal Bacillus Turingensis (appunto BT) grande scoperta degli ambientalisti seri e scientifici, utilizzato per sostituire l’uso dei pesticidi nella lotta biologica ed attualmente approvatissimo proprio nelle culture bio e compagnia bella. L’uso di questo mais quindi, non dà solo un vantaggio economico e sanitario con una quasi completa abolizione dei trattamenti antiparassitari, ma evitando la presenza più pericolosa della piralide, elimina dalle farine le micotossine notoriamente cancerogene, spesso presenti nei prodotti non trattati e cosiddetti “sani”.

Ci si aspetterebbe un peana di approvazione entusiastica da ambientalisti, verdi, greenpacisti, wweffisti, fanatici del “sano e naturale”, teobio e altri talebani di questo club, invece sono partite subito lancia in resta le squadracce luddiste per la messa al rogo, prima verbale, poi effettiva. Pazienza, anche questo serve. In generale ed in tutti i tempi questi fenomeni spariscono in una ventina d’anni assieme ai regimi che se li sono allevati con cura e interesse e il mondo va avanti in pace, la ragione ha il sopravvento sulla superstizione, la scienza sui maghi sacerdoti e dalle caverne si passa alle case in muratura con buona pace di tutti. Gli eccessi rimangono sui libri di storia, esecrati da tutti, pronti ad essere ripetuti appena l’ignoranza riprende, per poco generalmente, il potere.


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