Fahrenheit e i padri

Da Desian
Una delle trasmissioni più interessanti di Radio Tre. Dove non si conversa solo di libri ed autori e letteratura ma dove si ragiona molto anche intorno ai temi sociali, civili, culturali in senso allargato.
Una trasmissione a dir poco benemerita. Un'oasi di intelligenza, un paradiso di spunti di riflessione e di contributi sempre vivi al nostro pensare il mondo.
Fedele a questa tradizione, ieri c'è stata una conversazione assolutamente imperdibile tra la conduttrice Loredana Lipperini (qui c'è il suo blog personale, altro luogo di ottimi spunti) e due sociologhe dell'Università di Trento, Annalisa Murgia e Barbara Poggio.
La conversazione, che partiva dal libro delle docenti (qui i riferimenti), verteva intorno alla figura del padre e ai nuovi confini che essa sta acquistando, soprattutto per merito dei padri più giovani (ma non solo, aggiungo io), in questi ultimi anni.
Una conversazione per molti versi illuminante, soprattutto nell'illustrare le caratteristiche di questi nuovi modelli di paternità oppure quando si raccontava di come il congedo parentale maschile sia ancora visto un po' come fumo negli occhi da aziende e organizzazioni che già mal sopportano quello femminile. E questo spiega molto del Paese nel quale viviamo e di come i diritti delle persone siano concepiti.
Non voglio fare il riassunto perché la conversazione è reperibile in podcast e può essere ascoltata nella sua interezza. Lo merita davvero.
Qui il link, una sola avvertenza: il link reindirizza alla pagina generale dei podcast di Fahrenheit. Al momento in cui pubblico questo post la conversazione di cui parlo è in cima alla pagina e immediatamente individuabile. Se doveste capitare qui a distanza di tempo, abbiate la pazienza di scorrere l'elenco, la troverete più in basso, tra le altre. La data da cercare è quella di ieri, 08/05/2013.

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