Jedi e Sith si affrontano in un nuovo gioco di carte collezionabili basato su Star Wars. Ma il Lato Oscuro è potente...
Quando il superlaser della Prima Morte Nera fece saltare in aria Alderaan e i suoi abitanti, il vecchio Ben Kenobi percepì un disturbo nella Forza tale da avere quasi un mancamento. Alla notizia che Konami si stava preparando a lanciare un gioco di carte collezionabili basato su Star Wars, molti fan del franchise hanno percepito un tremito molto simile. Senza dubbio l'App Store è pieno zeppo di card game: da Magic ad Ascension, da Rage of Bahamut a Guardian Cross, passando poi per tutta una serie di giochi su licenza, come Assassin's Creed Recollection e Tekken Card Tournament. Eppure non c'è dubbio che un'alternativa con protagonisti i personaggi e i mondi dell'universo di Guerre Stellari, per di più pubblicata dalla compagnia dietro Yu-Gi-Oh!, avrebbe finito per destare parecchio interesse. Ma proprio come un qualsiasi assaltatore imperiale, Konami spara a vuoto ogni colpo di blaster, proponendo quello che è senza dubbio uno dei peggiori giochi di carte collezionabili su dispositivi iOS.
Trovo insopportabile la tua mancanza di deck
Attraverso un'interfaccia graziosa quanto uno Hutt, Star Wars: Force Collection punta tutto sulla possibilità di acquistare, sbustare e collezionare un gran numero di carte, ciascuna delle quali raffigura un personaggio più o meno noto apparso nell'esalogia cinematografica. Da questo punto di vista è stato fatto di sicuro un buon lavoro: lo sviluppatore ha attinto a piene mani sia dalla trilogia originale sia dai prequel, affiancando VIP come Yoda e Darth Vader a volti meno noti, come il capitano Antilles o il droide criminale 4-LOM.
Il fatto che per ciascuna carta sia presente anche una breve descrizione del personaggio raffigurato contribuisce a rendere Force Collection una piccola enciclopedia da completare, ma da questo punto di vista si poteva fare decisamente meglio. La scelta di utilizzare solo protagonisti, comprimari e comparse tratti unicamente dalle pellicole cinematografiche rappresenta un grosso limite sia in termini estetici che di completezza: molte delle foto usate sono di qualità infima, e di sicuro non ci sarebbe dispiaciuto se al posto dell'ultimo alieno intravisto per un secondo nella Cantina di Mos Eisley fosse stato dato spazio a personaggi tratti dall'Universo Espanso. Esistono tre differenti tipi di carte: le principali sono di tipo Characters, hanno dei particolari valori di attacco e difesa e possono essere potenziate utilizzando altre carte; quelle di tipo Stack sono invece unità di gruppo da utilizzare nei combattimenti per fare numero (esempi sono gli assaltatori imperiali o i predoni Tusken); infine ci sono le carte di tipo Vehicles, potenti armi da battaglia e veicoli che sono più difficili da ottenere e possono essere utilizzati per un numero limitato di volte. In realtà, questa semplice differenziazione diventa del tutto inutile non appena ci si rende conto che in Star Wars: Force Collection la parte ludica è del tutto assente. Per progredire nella campagna e salire di livello basta semplicemente affrontare un minigioco in stile Acchiappa la Talpa, nel quale i nemici che appaiono su schermo vanno eliminati con un semplice tocco: in questa noiosa fase le carte a propria disposizione non hanno alcuna utilità, né si percepisce alcun senso di sfida. Semplicemente si eliminano nemici, si accumulano punti esperienza e si passa allo scontro vero e proprio, un match in cui le carte di ciascuno sfidante si affrontano su una griglia di gioco. A questo punto ci si aspetterebbe un minimo di interazione e di scelta strategica, qualche regola da ricordare, cambi di turni e un mazzo da cui pescare, e invece anche in questo caso il giocatore ha un ruolo assolutamente passivo: le carte, disposte in una formazione scelta prima di cominciare il match, si spostano e si affrontano in completa autonomia finché una delle due parti non è stata eliminata del tutto. Lo stesso discorso vale anche nelle sfide online contro altri giocatori in carne e ossa, ma l'impossibilità di intervenire durante la risoluzione della partita previene qualsiasi tipo di strategia consapevole. Tutto è poi reso frustrante da tempi di caricamento intergalattici, tant'è che in alcune occasioni abbiamo dovuto aspettare decine e decine di secondi soltanto per passare da un menù all'altro. Basta guardare ai troppi menù, alle troppe informazioni su schermo e all'interfaccia troppo caotica per capire che l'errore principale di Konami è stato concentrarsi sulla quantità di elementi secondari anziché creare un gioco con delle regole vere e un minimo di spessore. Ci sono gli scontri coi boss e la possibilità di allinearsi con il Lato Oscuro o con quello luminoso; oppure ci sono eventi periodici, come quest speciali e Raid. Tutte idee che avrebbero probabilmente contribuito ad arricchire il gioco se solo questo avesse avuto delle fondamenta, ma che allo stato attuale sono soltanto fumo negli occhi. La verità è che Star Wars: Force Collection avrebbe funzionato altrettanto bene, se non addirittura meglio, se lo sbustare nuove carte fosse stata l'unica preoccupazione del giocatore.Sono passati dieci anni da quando Wizards of the Coast provò a creare un gioco di carte che si basasse sull'universo di Star Wars. Anche a causa di meccaniche troppo semplici, l'esperimento non ebbe successo, ma almeno si trattava di un gioco di strategia in piena regola: Force Collection è invece un goffo tentativo di sfruttare la forza del franchise per attirare i fan in una gabbia fatta di microtransazioni e poco altro. Collezionare personaggi più o meno conosciuti può avere il suo fascino, ma manca una qualsiasi meccanica ludica in grado di dare senso a un prodotto di questo tipo. Insomma, come direbbe il caro Obi-Wan: "questo non è il gioco di carte che state cercando".
Vincenzo Lettera @letteraVPro
- Personaggi, musiche e ambientazioni faranno contenti i fan
Contro
- Gameplay praticamente assente
- Interfaccia pessima
- Molti asset di scarsa qualità
- Tempi di caricamento stellari