FAIL FRIDAY : E si torna a parlar di sesso…

Si torna a parlar di sesso. Sesso & Fail. Perchè andavo fatto. Da tempo.

Ragazzacci e ragazzacce… Vi ricordate quando, appena aperto il blog praticamente, non si parlava che di sesso? E di fallimenti in tal campo? Articoli come La donna ideale, Il Weekend ideale e Musica da camera (da letto) , per intenderci. Beh non so se adesso questa diventerà una rubrica fissa o che (valutando la mia pigrizia impossibile, forse più no), ma intanto… si dovrà pur cominciare da qualche parte, no?

Leggiucchiando qua e la nei vecchi post, mi sono accorto di aver parlato di alcuni miei fallimenti amorosi e/o sessuali di sfuggita… che ne dite di ridere un po’ con (in realtà di) me?

SEX & FAIL – THE JOHNNY TEN RECIPE

PRIMO EPISODIO : LACRIME AMARE

Esco con Amara da una settimana. Non mi piace particolarmente, ma francamente… ci siamo capiti. Nonostante sforzi disumani anche per avere “leggeri contatti fisici” (un bacio fondamentalmente), la mia parlantina riesce a convincerla a stare a dormire da me un fine-settimana. Prima notte: lei con pigiama in cotta di maglia, corsetto vittoriano anti stupro, Doc Martens fino all’inguine ed elmetto tedesco imitiazione americana del ’57. Io in boxer. Non succede niente (ovviamente). La seconda notte si scioglie un pochettino: un bacio, una carezza… e finalmente par aver capito qualcosa. Si comincia. 5 secondi: si finisce. No, non per quello che credete (maledetti, sempre a pensar male di me!). Amara sta piangendo a dirotto. Sono così male, cazzo? (in realtà, a quanto ho capito dopo, per la colpa. Maledetta morale cattolica. Siamo sicuri sicuri che non fosse per la delusione?)

SECONDO EPISODIO : IRRUZIONE SPETTACOLARE

Qui si parla di una delle mie primissime storie (dove per storie si intende “non ci siamo solo tenuti la mano”). Stavamo insieme da un pezzo e per me era normale passare parecchio tempo a casa sua. Più che altro, quando non c’erano i suoi genitori. In uno di questi pomeriggi in particolare, un’estate schifosamente calda, ci divertiamo allegramente a passare il tempo a… beh a conoscerci meglio biblicamente. A un certo punto, decidiamo di passare dalla camera alla cucina per una pausa. E, travolti dalla passione innescata da un panino al prosciutto, non ci conteniamo e continuiamo a conoscerci in cucina. Inutile dire che visto il caldo e la situzione, eravamo ignudi. Inutile dire che vista la fortuna del sottoscritto, il padre di lei è tornato a casa presto dal lavoro per NON-SO-CHE.CAZZO. Per fortuna, la  ragazza sente la porta… e ci fiondiamo in camera. Torniamo 5 minuti dopo, completamente vestiti (non particolarmente ordinati) e vediamo il padre di lei a tavola. Che mangia un panino al prosciutto. Appoggiato sul tavolo che bestemmia perchè non abbiamo pulito bene il suddetto tavolo. E’ pieno di chiazzette d’acqua. Che in realtà è sudore.

TERZO EPISODIO : CORRI CORRI CORRI

Scena : tutta la compagnia (e pure degli sconosciuti) in serata di ABUSO PESANTE di alcolici. Facciamo amicizia con delle persone e a un certo punto, preso dalla foga dell’alcool, invito tutti quanti a casa mia. A casa si continua a bere fino alle ore piccole… Un po’ alla volta se ne vanno tutti… tranne due sconosciute. Che in realtà non erano più sconosciute: l’alcool avvicina le persone (sento già la pubblicità progresso…). Insomma… tarda notte/inizio mattina, case lontane… le invito a stare a casa mia. E una cosa tira l’altra… Tutti insieme appassionatamente nel lettone. Situazione del genere: mai capitata. Le atmosfere cominciano a scaldarsi (nella testa stavo già pensando CAZZO NON CI CREDO STO PER FARE SESSO CON DUE DONNE). Ma attenzione… vado per prendere i preservativi… e la scatola è vuota. Interrompo momentaneamente i giochi e scendo dal tabacchino DI CORSA. Nel distributore automatico NADA preservativi. E allora corro alla farmacia (distanza=mezzo chilometro) e il distributore funziona!! Li ho in mano! Corro più veloce che posso, ripetendomi nella testa CAZZO NON CI CREDO STO PER FARE SESSO CON DUE DONNE. Arrivo di sopra, con il fiatone ma super immandrillato… E dormono. Cerco di scuoterle. Niente. Morale della favola: loro dormono nel mio letto, occupando tutto lo spazio immaginabile, io sul divano. Mi risveglio con un mal di schiena impossibile. E una bestemmia sulle labbra.

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