Innanzitutto come sapranno i follower su Facebook (non sei ancora amico?FALLO, TI-HO-DETTO ), la scommessa della settimana scorsa è stata STRA-VINTA. Oltretutto è stata molto più facile di quanto mi immaginassi. Ergo -> alle donne piace farsi leccare le dita. Sporcaccione. Questa settimana la scommessa salta per un evento anomalo -> sabato compio gli anni e faccio feste, festini, feste… (e si dice fighe foreste ma conoscendomi probabilmente saranno fail pazzesche -> notasi l’uso del femminile, non solo per fare la rima). Ma tornando a noi…
La settimana scorsa mi ha preso benissimo tornare a parlare di sesso. E, a giudicare dal numero di visite, anche a voi. E visto che sono un marcissimo narcisista che adora farsi leggere dalle folle immense (haha… si il mio ego è fuori controllo)… torniamo a parlare di sex&love e quelle altre menate. E oggi vi volevo parlare di un qualche mio tentativo di abbordaggio clamorosamente andato storto. Ne avete letti svariati su queste pagine… come dimenticare Questa musica non la capisco e Super Fail del Sondaggione? Fondamentalmente, l’unica cosa che mi ha salvato dall’essere ancora un quasi verginello, sono stati i miei 6 anni di lavoro al bar. Perchè tira più un lancia-bottiglie che un carro di… beh diciamo cavallette. Come al solito… storie RIGOROSAMENTE vere.
LOVE & FAIL – THE JOHNNY TEN RECIPE
PRIMO EPISODIO : MA… TE.. NAHHHH!
Il primo episodio, in realtà alla fin fine dei conti si è tramutata in un WIN. Ma intanto… Io e un amico (che definiremo Dio del Vino, DdV per gli amici) avevamo pianificato da tempo un’uscita a una serata dark, abbastanza lontana dal nostro paese. Appena 18enni, raccontai ai miei che andavo a dormire da DdV (Mum se leggi… lasciamo perdere) e prendemmo il treno, pianificando che se la serata finiva troppo presto saremmo rimasti a dormire in stazione dei treni. Arriviamo (ovviamente troppo presto) e ci piazziamo in un angolo ad aspettare. Due ore dopo, il locale apre e cominciamo a conoscere un po’ di gente. Facciamo fatica a inserirci perchè alle nostre social-skill non esattamente al top, la “comunità” dark è abbastanza chiusa e bigotta (lasciatevelo dire, insomma!). Insomma cominciamo a parlare alla fine con delle ragazze che si erano bene o male inserite come noi di striscio alla serata. Facciamo delle gran chiacchere, balliamo un po’, beviamo di più. Io comincio a provarci con una in particolare, ma pare non capire o prendere “come gioco” i miei goffissimi tentativi di abbordaggio. A un certo punto (si parla di tre ore dopo), al bancone io esco con la perla : “Ascolta. Tu mi piaci. Come la mettiamo?”. Lei mi guarda esterreffatta per un paio di secondi… E poi mi fa: “Maaa… il tuo ragazzo?”. Come il mio ragazzo? “Ma non state insieme te e DdV?”. Doh. Perlomeno a fine serata sono riuscito a convicerla della mia non-omosessualità e siamo stati insieme per quasi 2 anni
SECONDO EPISODIO : IL PALO DA LAP-DANCE!
Qui più o meno avevo 15 anni. Setting: il locale rock più figo della provincia (chi è di Vicenza, si ricorda la Cantinota?). Io ero un habituè del sabato pomeriggio sera, a sbattermi di Weizen (scusate, era l’età
TERZO EPISODIO : LE SCARPE NON SI TOCCANO
Setting: i miei anni d’oro a Bologna. In questa terra di perdizione, sono venuto a conoscenza di un mondo che per me era completamente nuovo: i centri sociali (che per come la intendono a Bologna, con qualche rara eccezione, sono dei locali notturni che non pagano le tasse). I miei amici mi portano a una di queste feste. Io impazzisco : paese dei balocchi. Birra a fiumi, alcolici del discount, musica grind, qualche cannetta.. e io sono lanciato. In queste condizioni comincio a sentirmi particolarmente a mio agio con la fase di abbordo: mi esce la parlantina e comincio a essere più disinvolto. (almeno questo è ciò che mi sembra all’interno… è più probabile che sia così). Comunque, questa sera in particolare sembra funzionare: abbordo una ragazza con una simil-cresta verde, facciamo delle gran chiacchiere. Si continua a bere. Le cose si tirano avanti e andiamo fuori dal C.S. a sederci sul marciapiede. Comincia un po’ di slinguazzamento. Comincia a girarmi la testa e credo che sia la ragazza che mi fa palpitare il cuore e la testa. Ahimè, qualsiasi fosse la causa, è lo stomaco a palpitarmi… Smetto di baciarla e senza riuscire a controllarmi le vomito sulle scarpe. Un paio di splendide Doc Martens, oserei dire. Lei sparisce. Io continuo a vomitare. I miei amici mi raccattano dal marciapiede e mi portano via.
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