Magazine Diario personale

FaiMarathon, il Cappellificio Cervo – Barbisio e Bantam, quando la moda è artigianale.

Da Chiara Lorenzetti

La Faimarathon è una buona occasione per visitare dimore storiche che non hanno comune accesso al pubblico, introdotti da un gruppo nutrito di alunni delle scuole superiori che, aspiranti ciceroni, conducono nel mondo privato di oggetti e storie sconosciute.
L’edizione di Biella del 18 Ottobre, è stata denominata Food Art Industries per la visita a quattro siti: il Liquorificio Rapa Giovanni, Wool of Europe, la Centrale Idroelettrica di Miagliano e il Cappellificio Cervo.

È di quest’ultimo che voglio narrare, di come l’arte e la passione siano veicolo per un prodotto di altissima qualità. Visitando i luoghi del lavoro, si sente il profumo del fare, l’artigianato piccolo, il tempo lento, il rumore del torrente che scorre accanto ai vetri, il caldo del legno, la mani sapienti, la confusione dell’ordine.
Dire che sono rimasta affascinata è poco; mi sono innamorata degli scorci, del buio in contrasto alla luce, dei colori, il tatto appagato. È questa l’Italia della sapienza, dell’artigianato che tanti ci invidiano e copiano, senza arrivare da nessuna parte, perché questa mano è solo dell’ingegno italiano.
Dalla storia del sito Cappellificio CervoÈ la forza della tradizione dei mastri artigiani biellesi a fare del Cappellificio Cervo una delle più prestigiose aziende del settore, a livello mondiale. Nato nel 1897 come cooperativa, presso l’omonimo torrente, il Cappellificio oggi racchiude nelle sue creazioni la grandezza dei due celebri marchi: Barbisio e Bantam da cui ha ereditato lo stile inimitabile e la grande qualità. Tra i fatti storici e di costume più curiosi dell’azienda vanno certamente ricordati: l’incremento di capitale del 1924 a cui contribuirono con il proprio salario gli stessi dipendenti; le esportazioni che già negli anni ’30 raggiungevano la Turchia e il Sudamerica; i 1300 cappelli al giorno prodotti negli anni ’50.”

A seguire, una serie di miei scatti, rincorsi i dettagli, le piccole cose, l’insieme, i colori, il neutro, il calore.

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Chiara


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