Lo stesso Carron, dopo l'udienza, denota la <> E riferisce l'augurio del Papa affinché <> insistendo sul bisogno imprescindibile ed essenziale della <>.
Nel corso del colloquio Papa Francesco richiama la <<nuova evangelizzazione>> ossia il risveglio nel cuore e nella mente della vita della fede, il risveglio che ti ridesta da quel sonno latente e impercettibile nel quale solo la mancanza di Dio può gettarti. Passa poi al secondo aspetto: <>: <> Infine invita a riconoscere che ciò nella Chiesa non è lasciato al caso e che non serve disperdersi nelle cose secondarie, perché fondamentale resta sempre l'incontro con Cristo.
E' adesso che Papa Francesco pone una domanda:
<<ciascuno di noi, ogni comunità del nostro movimento rende visibile l'essenziale, cioè Gesù Cristo?>>
Ecco che dalla vicinanza di Papà Francesco nasce per tutti noi una nuova responsabilità, la responsabilità di portare un messaggio a chiunque incontriamo, e di non dimenticare lo scopo ultimo verso cui il movimento deve condurci, l'incontro con Cristo.
Il colloquio tra Julian e Francesco si conclude con la richiesta del Papa di pregare per lui, invito non rivolto solo a Carron ma a tutto il movimento di Comunione e Liberazione, affinchè il Signore continui a dargli la Grazia per guidare la sua Chiesa.
Carron ci ricorda ancora una volta la semplicità dell'accoglimento del Signore, che ci ha raggiunto attraverso le parole di don Giussani e che continua a chiamarci con <<l'intensità di Papa Francesco>> Le parole di Carron fanno riflettere sulla continua ricerca di Lui che facciamo nella nostra vita, una ricerca viva e continua, ma non irrequieta, perchè chi ha già incontrato la bellezza di Cristo, non ha bisogno di ricercarla incessantemente con inquietudine o irrequietezza perchè la riscoperta che si fa ogni giorno è solo una conferma di quella certezza che ha ormai preso tutta la nostra vita, stravolgendola e facendo si che meriti davvero l'appellativo di "vita".
Picture by Leonardo Fanini