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Faith Hunter

Creato il 24 giugno 2013 da Weirde

Altro titolo che Fanucci ha deciso di pubblicare, stavolta a luglio, è la serie Jane Yellowrock, di Faith Hunter composta dai libri:

1. Signatures of the Dead (2009)
1. Skinwalker (2009)
2. Blood Cross (2010)
3. Mercy Blade (2011)
4. Raven Cursed (2012)
5. Death’s Rival (2012)
6. Blood Trade (2013)
7. Black Arts (2014)

book cover of 
Skinwalker

Trama: Jane Yellowrock è l’ultima della sua specie, una skinwalker discendente dalle tribù Cherokee che può trasformarsi in qualunque creatura desideri e che da la caccia ai vampiri per vivere. Ogni libro segue le sue avventure e molte volte sono i vampiri stessi ad ingaggiarla per uccidere i loro simili che sgarrano….finchè arriverà al punto da diventare la guarda del corpo proprio di uno di loro, un Master…..

 

Secondo me, se avete amato Anita Blake o la serie di L.A. Banks, vi piacerà anche questa serie, in italiano. Poichè credo che la traduzione eliminerà molto di ciò che non mi piace di quetsa autrice. Non ho ancora capito bene il perchè, ma quando leggo in lingua originale i libri di autrici del sud degli Stati Uniti, a volte la loro sintassi e il loro linguaggio non mi piace, lo trovo poco scorrevole…..e mi succede solo per il genere urban fantasy, con gli altri generi non ho questo problema, mah.

Personalmente io non ho amato molto questa serìie e avrei preferito contonuassero a pubblicare Patricia Briggs che scrive trenta volte meglio e tratta temi più adulti e seri nei suoi libri….ma la mia opinione non conta.

 Di Faith Hunter ho letto anche il primo libro di un altra sua serie:

book cover of 
Bloodring

Una serie dove l’autrice crea un universo molto interessanti dove gli angeli Seraphini in lotta coi Demoni, rendono la vita di ogni giorno per gli umani parecchio difficile, e dove esiste una speciale razza di umani, i neomagi, che avendo ereditato parte dei poteri dei serafini, possono usare la magia, ma a caro prezzo e sono temuti e imprigionati dagli altri umani…

Anche con questa sreie parecchio interessante però, lo stile dell’autrice mi aveva impedito di goderla, e l’ho abbandonata.


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