Io adoro i Faith no More.
Sono tipo tra le mie 3-4 band preferite in assoluto.
No, anzi, io più che altro adoro Mike Patton.
E lui mi sa che come cantante è il mio preferito punto, già l'ho detto, tempo fa.
Sol Invictus è il nuovo album appena uscito della band. Il predecessore (Album of the Year) risale al 1997
E già qui, parlare di scimmia è decisamente troppo poco, almeno che non s'intenda quella a tre teste di monkeyislandiana memoria
Ma nei fatti:
aspettative, riesumazioni, reuninon e inedito formano elementi di un'equazione estremamente intricata da risolvere:
Superhero
Ieri
Sol Invictus è un album dalla produzione stellare, dal sapore granitico eppure spaventosamente complesso, anche se non per questo non di difficile ascolto (non sempre, per lo meno)è un disco di rock viscerale che si, ha le origini la nei beati anni '90, ma è attuale e concreto figlio di questo tempo, di questo consumismo e di queste realtà musicali: è un'evoluzione, un sound ricercato che non si trova da nessun'altra parte, con una delle voci più importanti del genere a trainarlo
Un disco che fa piacere non piaccia
Oggi
Inevitabilmente quest'album farà schifo ad un sacco di gente, vuoi per i versi (in tutti i sensi), vuoi per certa aridità che si porta dietroPersonalmente anche io non ho apprezzato tutto tutto da cima a fondo, ma è difficile da spiegare...ci son quelle cose che non senti nelle tue corde, ma pare giusto che ci siano.
Un po' come i buonissimi baklava quando ci si mette il miele (che io odio)
è giusto così. I dischi migliori, pensandoci, sono quasi sempre così.
La cosa impressionante è anche come risulti tutto così giovane, a dispetto dell'anagrafe dei nostri...come qualcosa di così contemporaneo possa ancora risultare tanto incisivo.
Ecco, diciamo che, sintetizzando: a volte vale ancora la pena di essere felici di vivere nell'epoca in cui viviamo.
Certo, il più delle volte no, ma i Faith no More te la fanno vivere bene lo stesso, forse proprio per questo.