Arrivano i primi dati di vendita sul Samsung Galaxy Gear, il primo smartwatch di Samsung.
A quanto pare, le vendite di Samsung Galaxy Gear sono molto più basse delle aspettative: il Samsung Galaxy Gear non ha venduto nemmeno 50.000 unità, o comunque ha superato di poco questa soglia. Le vendite giornaliere del dispositivo si attestano intorno alle 800/900 unità, numeri molto inferiori rispetto alle aspettative da Samsung.
Samsung ha investito molto sul Samsung Galaxy Gear, sia in termini di ricerca e sviluppo che in termini di marketing, ma il mercato non ha accolto positivamente questo prodotto. Secondo un rapporto del BusinessKorea, Samsung avrebbe affrettato i tempi per rilasciare lo smartwatch il più presto possibile: questa fretta, però, è stata pagata tutta in termini di vendite. Il prodotto, infatti, è ben lontano dall’essere stabile e completo e gli utenti lo hanno capito.
Samsung voleva battere la concorrenza sul tempo con questo suo Galaxy Gear, ma ha bruciato le tappe, immettendo sul mercato un prodotto immaturo e incompleto.
Del resto, cosa ci si poteva aspettare? Samsung Galaxy Gear costa uno sproposito, attualmente funziona solo con 2 smartphone (che costano carissimi comunque) e offre funzionalità basilari, senza offrire una reale utilità all’utente finale. Senza contare che la sua batteria dura pochissimo e che la fotocamera posizionata sull’orologio, che ne fa aumentare il prezzo di parecchio, non serve a nulla.
L’unica cosa utile di questo Samsung Galaxy Gear, a mio avviso, è lo speaker che lo fa diventare un altoparlante per rispondere e parlare al telefono senza tirare fuori lo smartphone dalle tasche. Ma, senza dubbio, Samsung Galaxy Gear non vale i 300€ richiesti da Samsung, tanto che l’azienda, per spingerne le vendite, ha già iniziato ad abbassare il prezzo del suo Samsung Galaxy Gear e a venderlo in abbinamento con smartphone (vedi la nuova offerta di 3 Italia), tablet (vedi il nuovo volantino MediaWorld) e presto inizierà pure a metterlo in promozione con frigoriferi e condizionatori.
Samsung Galaxy Gear è un ottimo prodotto, non c’è dubbio, almeno dal punto di vista progettuale. Peccato che, nella prova sul campo, deluda da molti punti di vista e risulti, al momento, quasi inutile. A mio avviso, allora, è meglio un Pebble, che costa esattamente la metà e offre funzionalità simili. Senza considerare che il Samsung Galaxy Gear è anche piuttosto ingombrante e scomodo da portare, mentre il Pebble può essere usato tranquillamente come orologio ed ha un design molto più carino ed elegante.
Insomma, Samsung Galaxy Gear rappresenta un buon punto di partenza per quanto riguarda gli smartwatch di Samsung, ma al momento è ben lontano dall’essere un prodotto must have o indispensabile per la maggior parte di utenti. Senza considerare, poi, che Samsung Galaxy Gear è ancora in fase di sviluppo, tanto che delle funzioni fondamentali vengono introdotte solo ora dagli sviluppatori, come il supporto a qualsiasi tipo di notifica su dispositivi Android.
Per ora questo Samsung Galaxy Gear viene bocciato sia da me che dagli utenti. Vedremo se con i futuri aggiornamenti software le cose miglioreranno, o se sarà necessario vedere il suo successore per avere una risposta positiva da pare del mercato dal punto di vista degli acquisti.
Voi avete provato il Samsung Galaxy Gear? Cosa ne pensate?
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