Zapatero si è arreso “Lo faccio con grande sofferenza” ha detto più d’una volta durante il suo drammatico intervento in Parlamento con il quale ha annunciato il piano per riportare il deficit sotto controllo nel 2013: taglio del 5% agli stipendi pubblici per quest’anno e blocco degli aumenti per il prossimo. , abolizione del bonus bebè di 2500 euro , congelamento dei trattamenti pensionistici , sforbiciata agli investimenti pubblici.
Una manovra da 15 miliardi di euro , scaricata prevalentemente sullo stato sociale , e in aggiunta ai 50 miliardi già decisi per i prossimi quattro anni. “Per colpa di un’economia finanziaria globale non governata” ha detto Zapatero senza convinzione e senza convincere.
Il volto segnato del primo ministro raccontava una sconfitta del leader del socialismo dei cittadini . A poco è servita la promozione arrivata dai mercati , nonché dal Fondo monetario internazionale e dalla Commissione di Bruxelles.
Purtroppo la Spagna e Zapatero sono intervenuti in ritardo . Il tracollo greco con mercati già chiari, chiedeva un intervento più deciso. Oggi tutto è più difficile.
In un paese dove i disoccupati aumentano sempre più a ritmi vertiginosi portando il numero complessivo dei senza lavoro a 4,6 milioni , c’è il rischio reale che esploda la tensione sociale. C’è una rabbia che sta covando nelle fasce più deboli della società vittime anche qui dei mutui subprime. Il modello iberico di sviluppo economico fatto di finanza e boom immobiliare è arrivato al capolinea . Zapatero lo sa.
Il premier spagnolo ha convocato i leader dei sindacati, che hanno già respinto il suo piano. Sono state annunciate mobilitazioni , anche se ora nessuno sciopero generale. Sarebbe il primo nell’era Zapatero. In questi sei anni i maggiori sindacati sono stati dei buoni alleati del premier. Sarà difficile controllare il malessere dei dipendenti pubblici.
Il congelamento delle pensioni è un tradimento perpetrato nei confronti dell’elettorato di sinistra. Esisteva un patto sociale in cui i trattamenti pensionistici aumentavano con il ritmo dell’inflazione. I pensionati, il lavoro dipendente, i precari sono il blocco sociale del partito socialista di Zapatero.
Il partito popolare, opposizione al governo, da tempo chiedeva misure urgenti per correggere il deficit. Rajoy, il suo leader, considera ormai la Spagna un protettorato dell’Unione Europea di Obama.
madyur