Magazine Diario personale

Fame

Creato il 09 agosto 2010 da Andrea
Al concerto di venerdì scorso mi è partita una fame da cannibale. Forse sarebbe più giusto dire che da sempre non sono stato un tipo inappetente. Dipende probabilmente solo in parte dal mio stomaco. Molto di più, come ogni cosa che mi capita, viene dal cerebro...
Certo, alle 7.30, alle 12 circa e alle 20, mediamente il mio stomaco bussa come un cannone di alto calibro, ma non saprei dire se la cosa non dipenda anche dalla mia consapevolezza dell'orario. Di fatto, conscio del rischio che la mia giornata potesse essere guastata dal "nirbuso" provocatomi dalla fame, ho approntato un meccanismo di difesa preventiva all'attacco.
Alle 10, prima di metterci a tempo indeterminato tra le transenne, mi sono procurato panini e prosciutto (rigorosamente cotto se no si annozza!) e formaggio. Per non ritardare troppo il nostro arrivo allo stadio, però, non ho potuto preparare niente in modo consueto, e quindi ho dovuto improvvisare la farcitura nella fila. Erano interessanti le facce di chi ci circondava e ci vedeva operare a catena di montaggio. Alcuni divertiti, altri scettici che ci saremmo riusciti, altri infine interessati perchè già in calo di zuccheri. La difficoltà era accresciuta dai movimenti della coda che si ripetevano a momenti, guarda caso proprio quando stavo generalmente maneggiando il preziosissimo prosciutto di Parma! Ma non un solo pezzo è andato perso e me ne glorio...
La giornata poi è stata lunga, il consumo energetico, foss'anche solo emotivo, elevato. E allora, il mio corpo ha richiesto ben tre iniezioni di panino, urlando "I still haven't found what I'm looking for", specialmente dopo la fine dell'esibizione... Lo ho accontentato e la massima della giornata è: 'A Famm è Famm!
Buon appetito!

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