Fame di Knut Hamsun

Creato il 19 gennaio 2013 da Alessandro Manzetti @amanzetti
        « A quel tempo ero affamato e andavo in giro per Christiania, quella strana città che nessuno lascia senza portarne i segni... »
(Knut Hamsun, incipit di Fame)   Devo molto a Henry Miller, come è esplicito dal nome stesso di questo blog, Mezzotints. Una ricchezza che mi porto dietro ogni giorno, moneta speciale per traghettare senza bagnarmi troppo, quanto capita, nell'Acheronte di alcuni difficili momenti, come capita a tutti. Tra queste ricchezze oggi vorrei ricordarne una delle tante. Non fosse stato per Henry Miller non avrei conosciuto un grandissimo autore, Knut Hamsun, del quale non leggo spesso in rete e che è, a mio modesto avviso, troppo dimenticato. I romanzi di Henry Miller, oltre all'aspetto narrativo, sono un vero e proprio tesoro di segnalazioni di letture, di passioni dell'autore, visto l'aspetto fortemente autobiografico delle opere, dall'inarrivabile Primavera Nera a Tropico del cancro, Sexus e via dicendo. E' così che ho sentito parlare di Knut Hamsun, precursore di un filone narrativo assai florido, sviluppato dalle opere di autori come John Fante e Kerouac, nonchè Henry Miller stesso. L'artista squattrinato e le sue altalenanti avventure, in bilico tra l'arte e la sopravvivenza, il Bandini di Chiedi alla Polvere di Fante, i viaggi di Kerouac fino ad arrivare all'Hank di Charles Bukowski. Desolazione e scintille di talento, fame e sesso, nutrimenti onirici e talvolta anche reali e alimentari, più che altro con protagonista il bicchiere e l'alcol

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