Quante volte il telefono squilla e sentiamo una voce,
ultimamente il più delle volte straniera,che ci interpella
e ci offre un sevizio ?Sono operatrici di telemarketing
che lavorano in call center,ormai lo sappiamo.
E ne siamo infastiditi,vero? Ce le immaginiamo così..
E invece ,la realtà qualche volta è diversa.
I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Sarzana
coordinati dalla Procura della Repubblica di la Spezia hanno
eseguito un approfondito controllo in materia di disciplina
sul lavoro e di contrasto al fenomeno del lavoro sommerso
ed irregolare nei confronti di un’azienda operante
nell’ambito della provincia spezzina e nella vicina Toscana
nel settore dei servizi di telemarketing (call center).
Scoperti 389 lavoratori irregolari , assunti con
“contratto di lavoro a progetto",che in realtà
nascondeva lo sfruttamento operato dai datori di lavoro:
tanto lavoro e contributi e retribuzioni ben lontani
dall'effettive mansioni svolte.
Sfruttamento della necessità di chi ha bisogno di un lavoro,
arrivando anche a comportamenti decisamente da..galera!
Le indagini hanno permesso di portare
alla luce un inusuale modo di incentivazione alle vendite
fatto di invettive, offese e pratiche lesive della dignità
personale dirette nei confronti delle operatrici.
Un sistema attuato da 4 persone dello staff del call center,
responsabili di sala con incarichi di controllo, descritto da
decine e decine di testimonianze rese agli inquirenti,
il cui fine era quello di incrementare la produttività di ogni
singola operatrice con metodi certamente non conformi
a normali pratiche di promotion marketing.
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