“Apprendiamo dall’assessore comunale che il regolamento per l’accesso ai contributi per le famiglie vulnerabili, va bene per tutte le amministrazioni dell’Umbria, eccetto che per Spoleto”. Lo afferma il consigliere Franco Zaffini (Fare Italia), in replica alle dichiarazioni, apparse sulla stampa locale, dell’assessore Vargiu. “In un contesto di omogeneità regolamentare, dove tutti i comuni hanno esaurito rapidamente le poche risorse a disposizione – afferma Zaffini – solo nelle casse del Comune di Spoleto è rimasto inutilizzato il 34 per cento del denaro erogato dalla Regione e che avrebbe dovuto essere assegnato ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà. Questo, a voler pensar bene – continua – può significare che ci sia stato quantomeno un difetto di comunicazione, una pubblicità non adeguata per i cittadini, rimasti ignari dell’opportunità del contributo, trattandosi di famiglie che non sono abitualmente seguite dai servizi sociali. Chissà quanti nuclei con un fattore Isee compreso tra 7.500 e 23.000 euro sono rimaste fuori dal contributo, semplicemente perché non ne conoscevano l’esistenza oppure mal indirizzate dagli stessi servizi”.
Zaffini, autore di un’interrogazione in Consiglio regionale, ribadisce i propri sospetti sulla prassi di riportare le risorse non spese all’anno successivo da parte del Comune. “Con il giochino di riscrivere di anno in anno i denari avanzati dalla mancata erogazione – dice ancora l’esponente d’opposizione – si arriva alle votazioni per il rinnovo del Sindaco con un bel gruzzoletto da ‘elargire’ nell’ultimo mese di campagna elettorale. Per questo motivo chiediamo che la Regione si riprenda i soldi e li ridistribuisca con il prossimo avviso, se così non sarà, staremo lì a vigilare che le risorse siano interamente destinate alle famiglie il prossimo anno. Così verificheremo se le buone intenzioni dell’assessore si tradurranno in fatti, oppure se anche questa volta i nostri sospetti risulteranno più che fondati!”