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Family Day- autore Sara

Creato il 28 gennaio 2016 da Michele Orefice @morefice73

Poche ore e iniziara´ la tanto discussa  manifestazione a favore della famiglia naturale.

Io seguo il dibattito da qui, dalla Germania, leggo e mi informo, seguo i talk-show e mi rendo conto ancora una volta che l´informazione che riceviamo e´ solo distorta, manipolata. Ne diventa una guerra contro la chiesa o contro gli omosessuali, o contro i bigotti o la morale o contro il conformismo. Diventa una guerra ideologica, politica, etica ecc. ecc. E tutto per confondere le acque, per dividere, per creare confusione.

E tutto perche´ il legislatore e´ ignorante e in cattiva fede, e spesso le due cose vanno sempre insieme.

Il problema delle unioni civili non e´ un problema di fede o religione. E’ un fatto che va disciplinato in modo razionale. Senza cadere negli slogan che “l´amore e´ amore”, perche´ certo questo non e´ mai stato preso in considerazione del codice civile o dalla costituzione. Al legislatore non interessano i sentimenti, ma prevede specifici diritti e doveri se un uomo e una donna vanno a vivere insieme solo in funzione di tutelare i figli che da quella unione possono nascere. Perche´ i figli non sono un diritto degli adulti ma esseri che vanno protetti fin dal loro concepimento e nella loro educazione. i figli sono il futuro di una nazione.

Il decreto Cirinna´ vuole parificare situazioni che pari non sono, prevedendo un vero e proprio rituale per il matrimonio omosessuale, perche´ questo altro non e´ che l´anticamera della adozione o della figliolanza tramite l´utero in affitto. pratica vietata in Italia in quanto violatrice della dignita´ della donna e contro ai diritti dell´umanita´. Ma prevista in altri ordinamenti, nostri vicini di casa.

Il decreto Cirinna´ nel vietare il riconoscimento delle unioni civili anche fra parenti (due parenti che potrebbero vivere sotto lo stesso tetto perche´ si vogliono bene e perche´ dividono le spese), nel momento in cui estende alle unioni civili i divieti di matrimonio previsti per le coppie eterosessuali (divieto di matrimonio fra fratelli, parenti ecc), manifesta ampiamente che il legislatore punta a riconoscere la condotta omosessuale  e quindi la pratica sessuale  come rilevante nella tutela della nuova formazione civile. Il divieto per una nipote e una nonna di accedere agli sgravi fiscali previsti dal suddetto decreto portano a nuove discriminazioni e sembrano d invitare all´autodichiarazione davanti all´ufficiale di stato civile della propria omossessualita´ o comunque sembra nascere una nuova presunzione di omosessualita´ in ogni formazione civile ai sensi del decreto  Cirinna´. Forse non ce ne eravamo ancora accorti, ma stanno nascendo in tutta Europa nuovi stati etici che vietano di portare una croce al collo e che ti invitano a dichiarare cosa farai a letto con la persona che vive nella tua stessa casa. Stati etici che violentaranno la nostra privacy e che introducono nuovi valori a scapito di quelli tradizionali, sul fondamento logico razionale che gia´ altri Stati hanno fatto cosi´. Mi sembra un ragionamento intelligente. Di solito noi mamme diciamo ai nostri figli che non devono andare anche loro nel pozzo se gli altri ci si buttano e che bisogna pensare con la propria testa. Ma finche´ tutti ripetiamo gli slogan a pappagallo, avendo messo in stand-by la nostra testa, le cose non possono che andare come vanno.

Io parlo da avvocato, quale sono. Tutto quello che ho detto lo ho giustificato senza scomodare Dio o la mia religione in cui credo ciecamente: situazioni diverse vanno disciplinate in modo diverso.  Bastano i principi giuridici fondamentali che tutti dovrebbero conoscere. Forse bisognerebbe incrementare le ore di educazione civica nelle scuole per fornire le persone di qualche strumento con cui elaborare personalmente i dati e le informazioni che riceve per tv.

Quanto alla adozione da parte di coppie gay, basterebbe guardare la natura per capire che la maternita´ non puo´ essere negata e che solo da un maschio e una femmina nasce la vita.

Tutto cio´ mi spinge a invitare tutti a partecipare il 30 gennaio a scendere in piazza per lottare e favore del buon senso e per ottenere che quel decreto cosi´ come e´ stato scritto venga bocciato, per non sentirsi complici dell´ennesimo macello legislativo.


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