![Family end Family end](http://m2.paperblog.com/i/314/3148188/family-end-L-Y3WbKV.jpeg)
Su questa interminabile storia delle coppie, gay o non gay, se n'è discusso già abbastanza, penso. Come se ci fosse motivo per discutere o contestare il sacrosanto diritto di ognuno di vivere con qualcun altro, uomo, donna, gatta o delfino. Sono stufo già da tempo di sentire i cristiani minacciare la fine della famiglia, come se meritasse tenerla in piedi, la famiglia. Ho passato i primi trent'anni della mia vita e detestare la famiglia — l'istituzione, non i poveretti che componevano la mia — e gli anni successivi a viverla cercando di non ripetere gli stessi errori [*]. Ci sono riuscito? Onestamente ne dubito, ma questo non è strano. Vivere in un gruppetto disperato fatto di mammà-papà-bambino(i) è un modo per moltiplicare le frustrazioni e gli errori, continuando a riflettere l'uno sull'altro i fatali equivoci. Ma esiste un modo per salvare la famiglia? Onestamente non penso. Credo che la famiglia sia un contenitore statualmente prefissato e una fonte costante di sofferenze a basso — e talvolta ad alto — voltaggio. Una struttura tra le meno naturali tra quante esistono, un prodotto della società borghese nata dopo la rivoluzione francese per renderci tutti, indistintamente, vittime di una situazione data.
![Family end Family end](http://m2.paperblog.com/i/314/3148188/family-end-L-t9kpl1.jpeg)
La famiglia un tempo era spesso un insieme confuso che raccoglieva sotto lo stesso tetto uomini, donne, bambini legittimi e bambini di incerta provenienza, animali, verginelle e giovanotti dediti a rapporti impuri — purché lasciassero intatto l'imene —, nonni di qualcuno scomparso anni prima e di cui nessuno sapeva più l'origine e zii ritornati non si sa da dove, un'entità che nelle famiglie nobili veniva etichettata come casata mentre tra i contadini non godeva di un tale appellativo, pur funzionando all'incirca nello stesso modo. Poi l'inurbazione, il costo crescente delle case, la necessità dovuta all'ordine pubblico di dire che A era sposato con B ed entrambi erano genitori di C — che fosse vero o meno non importava a nessuno tranne che ad A, più che altro per il parere dei vicini di casa —, ha reso la famiglia mononucleare una unica, formidabile fabbrica di nevrosi. «Ciò che è storico viene spesso spacciato per naturale», diceva Friedrich Engels e direi che la famiglia, così come la intendiamo attualmente — in un quartiere di città, fatta di papà, mamma e due bimbi, XX e XY — rientra perfettamente in questa definizione. La famiglia non ha nulla di naturale e molto di storico. Pensate alla famiglia dell'antica Grecia (presente Sparta?), alle gentes romane, alle famiglie medievali, alle famiglie del Rinascimento, alla famiglie dell'Ottocento... riuscite a definire un esempio assoluto e definito di famiglia immutabile nel tempo, indipendentemente dal ceto sociale e dalla situazione geopolitica? E guardando al futuro?
![Family end Family end](http://m2.paperblog.com/i/314/3148188/family-end-L-e91xRK.jpeg)
Lo sapete che il numero di single è in aumento, parallelamente alla diminuzione delle nascite? Che per il capitalismo contemporaneo, per i signori del Silicio — come li definisce Morozov —, un single ha maggiori capacità (e voglia) di acquisto di una famiglia mononucleare? E, guardando appena più in là, fuori dalla Terra, su Marte o su Titano o dove preferite voi, sono concepibili famiglie mononucleari o sarebbero preferibili comunità più ampie, fatte di locali comuni e meno spazio — e meno acqua e ossigeno — da sprecare per far sopravvivere in uno spazio personale la nostra famigliola XY+XX+xy+xx... [**] La famiglia non ha nulla di naturale, più o meno come la Chiesa, l'apericena e il sadomasochismo. Con qualche dubbio su quest'ultimo. Non solo, la famiglia si organizza e si struttura in rapporto alle esigenze di produzione. È l'economia, stupido. La famiglia per i gay e le lesbiche... ma dobbiamo ancora perdere tempo a discuterne? È assolutamente ovvio che chi convive per un tempo prolungato con un'altra creatura ha tutto il diritto di lasciargli i propri beni, ha diritto ad assisterlo ed esserne assistito, di condividerne le proprietà, di allevare insieme i figli, propri, altrui o di terzi. Che la famiglia nell'età della borghesia non sia il meglio possibile è evidente, ma chi vuole provare ha tutto il diritto di farlo.
![Family end Family end](http://m2.paperblog.com/i/314/3148188/family-end-L-DSmvlM.jpeg)
[*] A suo tempo progettavo di vivere in una comune, come un fricchettone o un simpatizzante della RAF. A bloccarmi è stata la difficoltà di trovare una casa di dimensioni adeguate in città e la mia assoluta incapacità a livello agricolo e zootecnico.
[**] Nella Corrente, la mia personale fissazione narrativa, non esistono famiglie ma "dimore" che riuniscono — anche temporaneamente — persone unite o meno da legami affettivi. Un contratto lega chiunque a una "dimora" ma può essere rescisso. I figli talvolta si sa di chi sono, in altri casi non si sa, in ogni caso tutti devono prendersene cura. Pochi i pedofili: la Chiesa è un ricordo del passato.