Trama: un grande classico della narrativa per ragazzi, da cui è stato tratto il film Il cowboy con il velo da sposa. luisa viene da Vienna e tiene i lunghi capelli sempre sciolti sulle spalle, mentre Carlotta è di Monaco e porta le trecce. Queste però sono davvero le uniche differenze tra le due ragazzine, che per il resto sono identiche come due gocce d’acqua. Com’è possibile? Prima di incontrarsi per caso nello stesso campeggio estivo, infatti, luisa e Carlotta non si sono mai viste. a poco a poco il mistero si dipana e le due scoprono di essere gemelle, divise, ancora piccolissime, dal divorzio dei loro genitori. ora che finalmente si sono ritrovate, luisa e Carlotta decidono che non si separeranno mai più e studiano un piano infallibile per far tornare insieme mamma e papà.
L'autore: Erich Kästner è stato uno dei più grandi scrittori tedeschi del Novecento e ha scritto bellissimi libri per bambini. Dopo l’ultima guerra, divenne uno dei più convinti rappresentanti del movimento per la pace. tra i suoi libri più celebri, pubblicati in Italia da Piemme, La conferenza degli animali ed Emil e i detective
Recensione: Quando ero piccola in tv al giovedì andava in onda una rassegna di film per i bambini. A volte film della Disney, altre volte pellicole che avevano dei ragazzini come protagonisti. Era un appuntamento imperdibile per chi aveva una giovane età, considerando la scarsa varietà di programmi dell'epoca. Il giovedì sera io e la mia famiglia facevamo scorpacciata di governanti perfette sotto ogni punto di vista, pomi d'ottone magici, maggiolini con un cuore e bassotti sfrenati. Ma tra tutti i film che davano (e poi puntualmente replicavano ogni anno) avevo individuato il mio preferito in assoluto, un film che col tempo hanno cercato di rifare con nuovi attori e nuove situazioni ma senza riuscire a reggere il confronto con quello che per me rappresentava la perfezione. Parlo del mitico Cowboy col velo da sposa, disastroso adattamento italiano di un semplice e perfetto titolo qual era The Parent Trap. Il film è del '61, io l'avrò visto probabilmente venticinque anni più tardi trovandolo ancora adatto e perfetto per la mia epoca (e so per certo che se lo vedessi oggi lo troverei altrettanto perfetto: ho una sorta di rispetto per le mie passioni infantili). Ora, non so quanti di voi abbiano visto il film e quanti possano averlo apprezzato. Ma non son qui a parlare del film. Son qui a scrivere di come, appena qualche mese fa, abbia scoperto che la pellicola era l'adattamento cinematografico di un romanzo per bambini. Non riuscivo a crederci. Il fatto di poter leggere il libro da cui era stata tratta una delle mie storie preferite mi ha emozionata. Detto fatto, mi procuro il magico libro e non me ne stacco finché non ho terminato la lettura. Il libro è intitolato La doppia Carlotta, l'autore è Erich Kästner, a me sconosciuto fino a questo momento, il romanzo fu pubblicato nel lontano 1949. La storia si svolge tra Monaco, Vienna e qualche lago tedesco, dove le bambine si incontrano casualmente a un campeggio, scoprono la fortissima somiglianza e, dapprima litigando poi condividendo il loro passato, si rendono conto di essere gemelle, separate alla nascita. Una vive con la mamma, l'altra col papà e nessuna delle due è a conoscenza dell'esistenza dell'altro genitore così come della sorella. Lì in quel campeggio che le ha riunite le due ragazze decidono di fare a cambio vita per pochi giorni, all'insaputa di tutti ovviamente, per avere ognuna la possibilità di conoscere l'altro genitore. Da quella decisione partono una serie di equivoci e gag che porteranno all'inevitabile lieto fine. Il film era (è) simpatico, divertente, emozionante, buono, commovente. Perfetto per una bambina della mia epoca, ma non saprei se sarebbe accolto con lo stesso entusiasmo anche da una bambina di questa epoca. Il libro è molto molto (molto) semplice. Velocissimo da leggere, assume più la sostanza di un raccontino che di un vero e proprio romanzo. Carino, piacevole senza dubbio, ma si ha la costante impressione che gli manchi qualcosa di fondamentale. Un po' di quel brio presente nella pellicola. Un po' di ironia in più. Qualche personaggio più incisivo. La storia sembra la versione pallida e debole del film. La semplice base su cui è poi è stato costruito un mondo molto più splendente e convincente. Forse aver visto e amato Cowboy col velo da sposa non mi ha permesso di accostarmi alla Doppia Carlotta nel giusto stato d'animo. Mi aspettavo tanto, mi aspettavo tutto da questa storia. Sarebbe meglio leggerla senza conoscere troppo, per lasciare all'autore la possibilità di intrattenerci e divertirci, e poi magari farsi stupire dal frizzante adattamento cinematografico. Il percorso all'inverso fa perdere qualche punto al libro, ma pazienza, è andata così. Ciò non toglie che resta un romanzo da cui non mi separerò mai, perché è anche grazie ad esso se quei giovedì sera resteranno indimenticabili nei miei ricordi.
Titolo originale: Das doppelte Lottchen Autore: Erich Kästner
Traduttore: Roberta Magnaghi Editore: Piemme - Il battello a vapore Pagine: 224 Isbn: 9788856617597 Prezzo: €13,00
Valutazione: 3 stelline Data di pubblicazione: 22 Gennaio 2013
Inchiostro di Girasonia76 a 10:10 Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook Etichette d'inchiostro Battello a vapore, Erich Kastner, Fantasia d'inchiostro, La doppia Carlotta, Piemme, Recensioni