Dal sindaco di un paesino della Valsassina affiliato all’Isis al comunicato “ufficiale” che avverte dei ritardi nei lavori che obbligherebbero a rimandare di un mese l’inaugurazione di Expo, passando per il chip sotto pelle che permetterebbe di non utilizzare più i biglietti cartacei per accedere al metrò (peccato che nel comunicato, anche questo “ufficiale”, dell’ATM la sede dell’azienda dei trasporti di Milano sia stata spostata all’Acquario Civico), quest’anno la fantasia “ittica” si è scatenata in modo particolare.
Tuttavia non stupisce che siano state lanciate queste notizie così “creative” (in fondo è il primo di aprile), ma che moltissimi abbiano abboccato, senza badare alla data in calce agli articoli, e si siano indignati, si siano abbandonati agli alti lamenti così tipici di coloro che sperano che le cose vadano male per poter dire che vanno male, abbiano gridato al “gomblotto”.
Forse abbiamo così poca fiducia nel nostro Paese e nei suoi abitanti da rassegnarci all’idea che possa succedere veramente di tutto.