1961: Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli
Un film anomalo nella cinematografia italiana che il nostro pubblico non ha apprezzato nonostante i riconoscimenti all’estero e le critiche positive degli esperti.
Ideato e sceneggiato da Ennio Flaiano, uno dei più grandi nomi del cinema (autore di capolavori come Guardie e ladri, Vacanze romane, La Romana, Luci del varietà, La dolce vita, Otto e mezzo, La notte…, è stato recentemente celebrato in occasione dei cento anni dalla sua nascita con una importante manifestazione tenutasi presso la Casa del Cinema di Roma), Fantasmi a Roma è elegante e surreale, ottimamente recitato e con dialoghi arguti e mai banali… ma soprattutto profetico sullo scempio che si stava attuando nel nostro bel Paese in pieno boom economico. Controcorrente rispetto alla generale euforia per il «moderno» e il «nuovo» che caratterizzò i nostri anni 60, Fantasmi a Roma sorprende ancora oggi per l’attualità degli argomenti affrontati e per l’anticonformista presa di posizione (un pugno negli occhi per i tempi in cui fu realizzato).
Arricchito da una piacevole musica (di Nino Rota) e da una preziosa fotografia (di Giuseppe Rotunno), il film manca forse in alcuni punti di ritmo, ma nel complesso è godibile: spiritoso e non superficiale, divertente ma profondo, garbato e mai violento o aspro nella sua critica sociale (speculazione edilizia, rincorsa al facile successo, decadenza morale della borghesia, sfrenato consumismo…).
Fantasmi a Roma non è certamente il lavoro più importante di Antonio Pietrangeli (il suo capolavoro che meglio descrive le contraddizioni dell’Italia del miracolo economico resta Io la conoscevo bene) ma è un piccolo gioiellino che merita di essere recuperato anche per la presenza di tanti volti indimenticabili.
p.s.
Due grandi attori di teatro, Lilla Brignone e Tino Buazzelli, doppiati… Misteri del nostro cinema…