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Fantastiche avventure, Frankenstein e ironiche case degli orrori in dvd

Creato il 12 luglio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Prendiamo i due volti mitici degli orrori targati Hammer Christopher Lee e Peter Cushing e caliamoli nella vicenda da Mille e una notte di uno stregone malvagio che, intento ad ottenere uno straordinario potere impossessandosi di una rosa magica, viene ostacolato da un ragazzo di campagna alleatosi ad un principe proprio per affrontarlo.
Con incluso nel cast il Mickey Rooney che ha chiuso la sua carriera prendendo parte ai tre Una notte al museo, è su questo esile plot che si costruisce Avventura araba (1979), kolossal fantasy di produzione britannica che, immerso in colori esotici e magiche atmosfere da favola, vede al timone di regia il prolifico Kevin Connor cui dobbiamo, tra gli altri, gli horror La bottega che vendeva la morte (1974) e Motel hell (1980) e il dittico costituito da La terra dimenticata dal tempo (1975) e Gli uomini della terra dimenticata dal tempo (1977).
Kolossal tutt’altro che privo di movimento e che, in mezzo a combattimenti con la spada ed escursioni a bordo di tappeti volanti, possiede tutto il fascino delle vecchie pellicole indirizzate al pubblico dei ragazzi, incarnando proprio uno degli ultimi esempi di quella celluloide d’intrattenimento che lasciò poco dopo spazio a Steven Spielberg e ai suoi seguaci.

Frankenstein

Con galleria fotografica quale contenuto speciale, a renderlo disponibile su supporto dvd è la stessa Sinister Film che provvede a riscoprire anche il Frankenstein (1931) di James Whale che, tratto dallo storico romanzo di Mary Shelley e presentato, addirittura, in una delle primissime edizioni del Festival di Venezia, fece la fortuna della Universal pictures, che non esitò a trasformarlo in una vera e propria saga articolatasi tra gli anni Trenta e Quaranta.
Un classico del cinema di paura giustamente inserito dall’American Film Institute all’ottantasettesimo posto della classifica dei migliori cento lungometraggi di tutti i tempi e che diede notorietà all’attore Boris Karloff, il quale concesse anima e corpo alla pericolosa creatura ottenuta da pezzi di cadaveri forniti del cervello di un criminale e riportati in vita tramite i fulmini di una tempesta; ruolo rifiutato dal Bela Lugosi reduce da Dracula (1931) di Tod Browning, in quanto non prevedeva battute ma solo mutismo.
Un classico in bianco e nero che, non privo di cattiveria (una bambina ci rimette la pelle) e dispensatore di non poche idee che hanno finito per influenzare buona parte dell’horror da schermo ad esso successivo, non solo presenta, in questo caso, il raro doppiaggio italiano dell’epoca (quando non intervengono i sottotitoli in alcuni passaggi in versione originale), ma annovera negli extra la copia nostrana in trentacinque millimetri (più breve di quattordici minuti), una presentazione di Luigi Cozzi e il trailer cinematografico.

La casa degli orrori nel parco

Quest’ultimo, anche unico contributo posto a corredo de La casa degli orrori nel parco (1973), altro fondamentale recupero su disco targato Sinister.
Recupero che, stavolta, con il Peter Sykes autore di Rose rosse per il demonio (1973) e Una figlia per il diavolo (1976) dietro la macchina da presa, sfrutta come scenografia d’ambientazione l’isolata villa di Stewart e Jessica Henderson, ovvero il premio Oscar Ray Milland e Rosalie Crutchley, i quali invitano nella casa altri due fratelli (uno accompagnato dalla moglie, l’altro dalla figlia) e l’attore Foster Twelvetrees alias Frankie Howerd.
Il tutto, per dare il via ad oltre un’ora e mezza di visione incentrata sulla avida ricerca di un tesoro in diamanti facente parte di un’eredità e che, nonostante il titolo e, ovviamente, l’introduzione di misteri e delitti, privilegia, in realtà, i toni della commedia.
Infatti, per meglio intendere il senso delle battute e della comicità tirata in ballo dallo script di CliveYadoExton e del Terry Nation sceneggiatore de Il mostro della strada di campagna (1970), è consigliabile visionare il film in lingua originale.

Francesco Lomuscio



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