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Fantastiche le italiane: 4 vittorie dominando

Creato il 03 ottobre 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

Meglio di così non potevano andare le partite di oggi di Europa League per le italiane. 4 vittorie per Torino, Fiorentina, Inter e Napoli.

Se si potessero sommare i risultati delle italiane scese in campo oggi avremmo il punteggio di 8-0. Un successo travolgente. Ma non sono stati solo i gol i bei segnali di questa giornata: c’è stato bel gioco, ci sono state prestazioni dominanti, c’è stato entusiasmo, concentrazione, determinazione e tanta, tanta voglia di fare bene. Sì perché tutte e 4 le squadre, per motivi diversi, oggi avevano qualcosa da dimostrare, forse più a se stesse che ad altri, e l’hanno fatto alla grande.

L’Inter, per esempio, doveva riprendersi dalla batosta subita dal Cagliari.
La partita sembrava già in salita, quando al 13′ una rimessa sbagliata ha concesso all’attaccante avversario di trovarsi davanti alla porta. Ma i brutti pensieri sono stati scacciati via al 17′ da una prodezza di D’Ambrosio. Il calciatore ha sfruttato una palla vagante, caricando un destro a giro che ha fatto terminare il pallone appena sotto la traversa. Pochi minuti dopo il gol è stato sfiorato anche da Ranocchia, sullo sviluppo di una punizione. Al 26′ è Hernanes a provarci di testa: parata. L’Inter ha ormai preso in mano il controllo della gara, quando al 42′ Reynaldo fa una grande azione: 50 metri palla al piede, ma il tiro è finito di poco a lato.
Il primo tentativo di Icardi è avvenuto appena al 57′, con un potentissimo destro da fuori area. Ma il calciatore argentino si fa perdonare siglando il raddoppio. L’azione è stata bellissima: contropiede di Osvaldo che serve un pallonetto sulla corsa di Icardi, questi controlla e fa partire uno splendido e preciso rasoterra.
Icardi, a fine partita, ha dichiarato che dopo la sconfitta col Cagliari era molto importante ripartire, e che l’hanno fatto bene oggi. La vittoria ci stava, ed era quella che tutta la squadra voleva.
Mazzarri ha ringraziato la curva per il sostegno ai giocatori, dal primo all’ultimo minuto. Ma probabilmente questo non placherà le proteste nei suoi confronti.

L’Inter ha certamente meritato la vittoria, ma ha dimostrato di fare ancora troppa fatica. Perché se la reazione psicologica c’è stata, bisogna ricordare che l’avversario era piuttosto modesto, e senz’altro più facile di quelli che hanno dovuto affrontare le altre italiane. Un Inter che può quindi essere soddisfatta del risultato, ma con la consapevolezza di dover crescere e migliorare ancora tanto.

Il Napoli è partito subito forte, e i giocatori in campo avevano probabilmente due unici pensieri in testa: vincere e convincere. Per spazzare via questo periodo altalenante. L’uomo di casa, Marek Hamsik, sentiva particolarmente questa gara e ha giocato alla grande. È lui a trovare il gol al 35′. È lui a proporsi spesso, a correre per tutto i campo, a cercare giocate per i compagni… È lui che fornisce l’assist per il raddoppio, avvenuto al 74‘ con un colpo di testa di Higuain. Il passaggio è un vero capolavoro: un cross a giro lungo ma che arriva calibrato al centimetro sulla testa del compagno.

Benitez si è detto molto contento dell’atteggiamento dei suoi. I giocatori hanno giocato bene perché l’hanno fatto con serenità, anche se non era facile dato l’ultimo periodo, ma era quello che dovevano fare, ed il risultato dà loro ragione e speranza. Rafa Benitez ha aggiunto che è fondamentale che i giocatori rimangano concentrati dal primo all’ultimo minuto, e che dev’essere l’allenatore a trasmettere positività e a ricordar loro tutto il lavoro svolto in preparazione del match.

Anche Montella si è detto molto contento della prestazione dei suoi, che ha definito ottima.

La Fiorentina ha veramente surclassato la Dinamo Minsk, nettamente inferiore dal punto di vista tecnico. Tutti i giocatori viola entrati in campo hanno espresso buon gioco, nessuno escluso. Ilicic è stato uno dei migliori, così come il giovane Bernardeschi (classe 1994), che oltre a far sognare i tifosi della Fiorentina fa sperare tutti i tifosi italiani. Finora l’attaccante ha giocato solo nelle nazionali giovanili, passandole tutte dall’under 18 all’under 21, e chissà che non possa continuare la sua scalata nella nazionale maggiore.
Il primo a realizzare il gol è stato Aquilani, che sfruttando l’uscita del portiere, ha avuto il tempo di calibrare il tiro a porta scoperta. La Fiorentina si è resa pericolosa per la prima mezz’ora, lasciando poco spazio agli avversari, ma ha poi abbassato completamente le difese negli ultimi minuti del primo tempo. Ha rischiato molto la formazione viola, sia al 44′ che al 45′, ma ha avuto la fortuna di andare al riposo conservando il vantaggio. Al 61′ Ilicic ha completato con un gol quella che è stata un’ottima prestazione: trovatosi solo davanti alla porta, ha calciato con freddezza e non ha fallito.
Ed ecco che cinque minuti dopo è arrivata anche la rete del giovane talentuoso: in contropiede, su assist di Ilicic, Bernardeschi ha siglato il terzo gol viola. I gol hanno ridato fiato e coraggio alla squadra, dopo i brividi subiti a fine primo tempo, e hanno riportato l’inerzia della partita a netto favore della Fiorentina.

Infine il Torino. Il Torino è l’unica delle quattro italiane ad aver vinto con un solo gol di scarto, gol che è perfino arrivato nel recupero. Situazione strana dato che in realtà è stato proprio il Toro la squadra che più ha dominato la partita quest’oggi.

Glik ha dimostrato, da vero capitano, di metterci l’anima. Ha toccato un sacco di palloni, ed alcuni di questi si sono tramutati in interessanti passaggi per i compagni. È proprio grazie ad uno di questi suoi passaggi che al 21Moretti (uno dei migliori) ha colpito la traversa con un colpo di testa. L’unico rischio corso dal Torino è stato al 35′, su un calcio d’angolo in favore del Copenaghen.
Il Torino ha insistito anche per tutto il secondo tempo. La prima azione pericolosa è ancora di Glik, e poco dopo anche Martinez, su palla recuperata, ha impensierito i danesi. Il Torino, che era partito subito convinto, è anche cresciuto nel corso della partita. Al contrario il Copenaghen ha creato molto poco. A match quasi terminato, al 93′, il Toro ha conquistato un rigore per una trattenuta in area: l’allenatore Ventura non ha potuto fare a meno di esultare anticipatamente. Quagliarella si è assunto l’incarico di calciare dal dischetto: con freddezza, ha mandato palla da una parte e portiere dall’altra.

Secondo Ventura il Torino avrebbe meritato di chiudere la gara prima del 93′, poiché ha chiaramente dominato il match. 16-17 tiri contro 2-3 sono solo alcuni dei numeri in supporto alle sue dichiarazioni. Sempre secondo l’allenatore tutte le occasioni create oggi sono sinonimo di crescita della squadra.
Anche il capitano polacco ha commentato entusiasta la vittoria, ricordando che fino a 3 anni fa il Torino si trovava in Serie B, e che ora sta già giocando in Europa. Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato una scalata così, e di questo tutti devono essere contenti e soddisfatti.

In complesso in queste due giornate di Europa League (8 partite giocate) i club italiani hanno totalizzato 7 vittorie ed 1 pareggio, 15 reti segnate e solamente 1 subita. Dire che è un ottimo risultato è davvero un eufemismo.


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