Immagini drammatiche
linee tormentate
e incidenti
e sequela di colori
che mostrano
di amare
oscurità e mistero
e con difficoltà si aprono
alla luce chiarificatrice
di giorni novelli
e prossimi e venturi
che pare ci si ostini
a non voler vedere.
E che ci sono.
E ci sono per tutti.
Il perché lo ritrovi
nel geotipo di abitante
di valli incuneate
tra superbi monti
sentinella.
Lì prediligono
gnomi e elfi
maghi e streghe
e fanno propria
suasiva e allettante
la“parola” di guru
inconcludenti.
E fiabe orride e/o
a lieto fine
che si continua
a raccontare
nelle gelide notti
d'inverno
strutturano infine
il reale
come in un magico sortilegio
senza che alcuno si accorga.
Marianna Micheluzzi