Sapete che io con le classifiche mi diverto. Un paio di giorni fa mi sono imbattuta in un blog che è pieno di classifiche, anche se qualcuna sembra tanto la ripetizione di qualcun’altra. C’è uno schema che, attraverso alcune domande, dovrebbe dirvi quale libro leggere. Io ho risposto alle domande senza barare e mi è venuto che dovrei leggere Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin. Dite che ci ha preso? Per la verità la risposta comprende anche Joe Abercrombie con Il richiamo delle spade, ma chissà perché la mia mente ha accantonato questo dettaglio come marginale. Il fatto è che possiamo anche dire che non mi interessa una magia molto potente, e questo mi porta a Martin, ma se è costruita bene, se è valida, non vedo perché rifiutarla per principio, e cambiare la risposta così mi avrebbe indirizzata su La Ruota del tempo di Robert Jordan. Saga che, pur con tutte le sue differenze, amo tanto quanto Le cronache del ghiaccio e del fuoco. E poi questi schemi non tengono conto di cose come lo stile, elemento davvero non trascurabile nell’apprezzamento di un romanzo, e di quanto ciascuno di noi riesce a legare, o non legare, con ogni singola opera. A ogni modo se volete dare uno sguardo lo schema si trova qui: http://www.bestfantasybookshq.com/infographic-fantasy-book-series-101/.
http://www.bestfantasybookshq.com/current-top-ranked-best-fantasy-books-and-series/.
L’ultima è la classifica che mi interessa di più, e si riferisce alle 20 migliori saghe fantasy secondo HQ, che non ho capito chi siano (nella pagina dedicata ai contatti viene usato il plurale anche se l’unico nome che c’è è quello di un tal Bart). Peccato, solo saghe, niente opere autoconclusive, infatti non c’è una sola menzione di Guy Gavriel Kay nel sito (e ho fatto la ricerca per esserne sicura). Per la verità manca pure qualsiasi menzione di Harry Turtledove, David Gemmell e chissà quanti altri, ma la classifica mi sembra comunque interessante e ve la ripropongo.1 Il signore degli anelli (La compagnia dell’Anello, Le due torri, Il ritorno del re).
Non è la prima opera fantasy mai scritta ma certo è quella che più di ogni altra ha contribuito a rendere il genere ciò che conosciamo. La ricchezza del mondo è impressionante.
Come considerazione personale questa è l’opera che mi ha fatto capire che volevo continuare a leggere romanzi appartenenti allo stesso genere. Lo amo senza appartenere al gruppo di appassionati che reputa che non sia possibile scrivere un fantasy migliore di questo. Lo stile è un po’ datato, con un inizio tranquillo invece di uno in media res come si usa ora e l’avventura rallentata da un gran numero di canzoni, cosa che a volte spaventa i lettori moderni. Non tutti coloro con cui ho parlato sono stati capaci di superare queste piccole difficoltà, ma chi lo ha fatto è stato abbondantemente ricompensato da ciò che ha letto.
Anche se Il signore degli anelli è un romanzo autoconclusivo il mondo di Tolkien comprende altre storie, Il Silmarillion, Lo Hobbit – questo è un libro per ragazzi – e diversi volumi di racconti.
J.R.R. Tolkein2 Le cronache del ghiaccio e del fuoco (Il trono di spade, Il grande inverno, Il regno dei lupi, La regina dei draghi, Tempesta di spade, I fiumi della guerra, Il portale delle tenebre, Il dominio della regina, L’ombra della profezia, I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria, La danza dei draghi – saga non ancora terminata).
Il numero di personaggi che si muovono in questa saga è impressionante, e ciascuno è caratterizzato benissimo in varie sfumature di grigio. Più si va avanti e più ci si rende conto che è impossibile distinguere nettamente fra buoni e cattivi, ma anche che è meglio non affezionarsi troppo ai personaggi perché Martin vuole che il lettore tremi per loro quando li mette in pericolo perché sa che possono morire. E infatti molti muoiono. Valar morghulis.
Considerazione personale: saga non per tutti. Io la amo ma il contenuto è decisamente da adulti per le descrizioni legare al sesso, le scene violente ma anche per una quantità di intrighi molto complicata da seguire. La serie televisiva se ne sta allontanando sempre più, con scelte discutibili quando non proprio errate.
George R.R. Martin3 La saga di Harry Potter (Harry Potter e la pietra filosofale, Harry Potter e la camera dei segreti, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il Calice di fuoco, Harry Potter e l’Ordine della fenice, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Harry Potter e i doni della Morte).
Secondo HQ è un’ottima serie fantasy apprezzabile anche dai ragazzi. Mi piace questo cambio di prospettiva rispetto ai pregiudizi comuni: il fantasy non è un genere indirizzato nello specifico ai ragazzi ma alcune opere possono essere amate anche da loro.
Sto rileggendo la serie giusto ora, lo stile della Rowling scorre che è un piacere e la sua fantasia notevole.
J.K. Rowling4 La Ruota del Tempo (L’Occhio del Mondo, La grande caccia, Il drago rinato, L’ascesa dell’ombra, I fuochi del cielo, Il Signore del Caos, La corona di spade, Il sentiero dei pugnali, Il cuore dell’inverno, Crocevia del crepuscolo, La lama dei sogni, Presagi di tempesta, Le torri di mezzanotte, Memoria di luce).
Epica allo stato puro. In molti trovano Jordan prolisso, per me è semplicemente descrittivo. Inizio deliberatamente molto tolkieniano, poi Jordan prende la sua strada e realizza un mondo, e una storia, straordinari.
Robert Jordan / Brandon Sanderson5 Le cronache dell’assassino del re (Il nome del vento, La paura del saggio – saga non ancora terminata).
Altra serie che scorre che è un piacere. Una storia di formazione non sarà il massimo dell’originalità, ma quando viene narrata così è difficile staccarsi dalle pagine.
Secondo il sito Rothfuss ha pubblicato solo i primi due romanzi di una serie prevista in sei volumi. Mi devo essere persa qualche dichiarazione dello scrittore, io lo avevo sempre sentito parlare di trilogia ma avevo anche sentito che dopo il terzo romanzo avrebbe scritto ancora su quel mondo. Evidentemente mi è sfuggita qualche dichiarazione, ma chiunque ha letto il secondo romanzo sa che la storia è troppo indietro per concludersi con il terzo. E di questo non sarò io a lamentarmene.
Patrick Rothfuss6 Le cronache di Narnia (Il nipote del mago, Il leone, la strega e l’armadio, Il cavallo e il ragazzo, Il principe Caspian, Il viaggio del veliero, La sedia d’argento, L’ultima battaglia).
Serie per ragazzi da cui mi sono sempre tenuta lontana perché ho scoperto il fantasy che ero già grande e perché ho sentito parlare della componente religiosa presente nei romanzi. Eppure non troppo tempo fa ho letto una manciata di pagine e mi sa che dovrò presto rimediare alla lacuna.
C.S. Lewis7 La saga di Mondo Disco (i romanzi sono davvero tanti, vi rimando all’elenco che compare su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Mondo_Disco).
Romanzi umoristici che prendono in giro tutti i cliché del fantasy. La saga è apprezzatissima, io ho letto solo A me le guardie! e ho deciso che lo stile di Pratchett non fa per me.
Terry Pratchett8 Queste oscure materie (La bussola d’oro, La lama sottile, Il cannocchiale d’ambra).
La saga più controversa della lista per il suo contenuto fortemente anti religioso, anche se viene considerata per adolescenti. Io ho letto il primo troppo tempo fa, oscillando fra interesse e noia e optando infine per un giudizio moderatamente positivo che mi ha sempre frenata dall’andare avanti.
Philip Pullman9 La torre nera (L’ultimo cavaliere, La chiamata dei tre, Terre desolate, La sfera del buio, I lupi del Calla, La canzone di Susannah, La torre nera, La leggenda del vento).
Il sito parla di un numero enorme di situazioni bizzarre e terrificanti in cui si ritrova coinvolto il protagonista. Amo la prima frase (L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì, riesco ancora a ricordare l’incipit di un libro che ho letto una sola volta parecchi anni fa e che non mi era neppure piaciuto, la cosa mi sembra notevole) ma con il libro mi sono annoiata. Più persone mi hanno detto di non arrendermi, che L’ultimo cavaliere fa un po’ storia a sé e che gli altri libri sono molto meglio. In effetti i pochi altri libri di King che ho letto non mi hanno mai annoiata. Non ho ancora deciso se proseguire la lettura.
Stephen King10 La trilogia di Mistborn (Mistborn: L’ultimo impero, Mistborn: Il pozzo dell’Ascensione, Mistborn: Il campione delle ere).
Serie quasi steampunk (il vero steampunk è il seguito, La legge delle lande) anche se l’accento è più sull’epica, personaggi affascinanti e ben tre sistemi magici ben congegnati e mescolati fra loro. Sono i romanzi che hanno fatto ottenere a Sanderson la possibilità di completare La Ruota del Tempo, e in effetti in molti passaggi Jordan si vede tutto. E sono anche letture bellissime. Dovrei proprio rileggerli, ma quando troverò il tempo?
Brandon Sanderson11 Dresden Files (saga mai tradotta in italiano. Il sito ufficiale: http://www.jim-butcher.com/books/dresden).
Il racconto di Butcher presente nell’antologia curata da Martin La principessa e la regina mi è piaciuto a tal punto da spingermi a comprare fuori catalogo da Amazon Le furie di Calderon, che appartiene a un’altra saga ma che è l’unico libro di Butcher tradotto in italiano.Il seguito, L’accademia delle furie, è stato annunciato ma mai pubblicato.
Le furie di Calderon è in casa mia, anche se non so quando troverò il tempo per leggerlo. In base a quanto mi piacerà deciderò se proseguire la lettura in inglese, e magari provare anche Dresden Files.
Jim Butcher12 La saga dei Belgariad (Il segno della profezia, La regina della magia, La valle di Aldur, Il castello incantato, La fine del gioco).
Ho segnato solo i titoli della prima pentalogia ma ne esiste anche una seconda, quella dei Mallorean ed esistono un altro paio di libri ambientati nello stesso mondo. Fantasy Young Adult prima che esistesse il termine, a tratti è tolkieniano ma ha una vena umoristica che una volta tanto invece di irritarmi mi diverte.
David Eddings12 La trilogia dei Lungavista (L’apprendista assassino, L’assassino di corte, Il viaggio dell’assassino).
HQ parla delle complesse relazioni fra i personaggi. In effetti se gli si dà tempo affascinano, ma davvero serve tempo per entrare in sintonia con la scrittura della Hobb. Di questa saga non mi è piaciuta la conclusione, molto meglio per me i successivi Mercanti di Borgomago.
Robin Hobb14 La saga di Earthsea (Il mago di Earthsea, Le tombe di Atuan, La spiaggia più lontana, L’isola del drago, I venti di Earthsea).
Un altro dei caposaldi del fantasy. La scrittura della Le Guin è lirica ma non facile.
Ursula K. Le Guin15 Il libro Malazan del Caduto (I giardini della luna, La dimora fantasma, Memorie di ghiaccio, La casa delle catene, Maree di mezzanotte, Venti di morte, I segugi dell’ombra, Dust of Dreams, The Crippled God).
Ho preferito il titolo Il libro Malazan del Caduto perché più corretto rispetto a La caduta di Malazan scelto dalla defunta Armenia. Ora la casa editrice è stata rilevata dal gruppo Il Castello e la pubblicazione della saga riprenderà quanto prima: http://www.fantasymagazine.it/notizie/22929/la-saga-malazan-nelle-librerie-italiane-rinasce-l/.
Molti paragonano questa saga a Le cronache del ghiaccio e del fuoco per la complessità di entrambe, anche se in Erikson c’è molta più magia. Io non ho nulla da ridire sulla complessità o sulla capacità di Erikson di costruire il mondo, ma devo anche riconoscere che non ho legato con il suo stile e che con i primi due libri mi sono molto annoiata.
Steven Erikson16 La prima legge (Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati, L’ultima ragione dei re. Ultima ratio regum).
La serie è dominata dagli anti eroi, brutale, provocante e imprevedibile. E io ne starò ben lontana. La violenza di The Heroes, romanzo autoconclusivo ambientato nello stesso mondo, mi è bastata anche se Abercrombie sa scrivere.
Joe Abercrombie17 La saga di Riftwar (Il signore della magia, L’incantesimo di Silverthorn, Scontro a Sethanon).
Lo schema della storia è semplice, con un personaggio che matura ed è chiamato a compiere grandi imprese. In tanti hanno provato a imitare Feist con molto meno successo, le storie di crescita sono tante ma narrarle bene non è certo facile. In Italia sono arrivati davvero pochi dei suoi libri, un elenco lo trovate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Raymond_E._Feist. Peccato che anche il suo stile con me non abbia legato.
Raymond E. Feist18 Il ciclo dell’eredità (Eragon, Eldest, Brisingr, Inheritance).
Draghi, magia e avventure: per ragazzi un’ottima combinazione. Gli adulti vedono quante poche cose abbia inventato Paolini, che ha invece riutilizzato (almeno nel primo romanzo, l’unico che ho letto) elementi triti e ritriti e notano la povertà della scrittura, un ragazzo nota il ritmo e si lascia trascinare dalla storia.
Christopher Paolini19 Le cronache della folgoluce (La via dei re, Parole di luce – saga non ancora terminata).
Mi aspettano altri otto romanzi per finire questa saga? Visto il livello dei primi due non posso che esserne felice. L’unico dubbio è: come mai solo 19° posto? Epica, magia, personaggi affascinanti, un mondo che ha dell’incredibile… se gli altri romanzi di Sanderson sono belli questi spiccano su tutti.
Brandon Sanderson20 La saga di Abhorsen (Sabriel, Lirael, Abhorsen).
Segnalata come sere Young Adult. Io ho letto solo il primo libro e mi sono annoiata.
Garth Nix