Magazine

Fao Ve Skandal!

Creato il 20 ottobre 2015 da Michele Orefice @morefice73

Sono già passate un paio di settimane. Il clima sulla vicenda è strano. Ho chiesto a qualche collega cosa ne pensa del misfatto, cosa pensa del fatto che una delle aziende più grandi della Germania abbia ingannato tutti, abbia fregato tutti costruendo e vendendo macchine che inquinano più del dovuto. Tutti fanno un sorriso, ammiccano e …. Pagheranno la multa. Tanto avevano messo da parte 100 miliardi di euro da investire in ricerca e sviluppo e invece li metteranno in questa multa colossale. Il clima infatti non è di crisi , non si prevede all’orizzonte un’ecatombe. Cavolo non ce la facevano a stare dentro ai limiti di legge, che male c’e se hanno trovato un trucco? Questo sarebbe il pensiero medio tipico italiano se noi fossimo al loro posto e ahimè, è lo stesso pensiero che fa il tedesco tipico ora. Bene o male lavoro in un settore affine a quello della VW ( in tedesco pronunciata fao – ve), con fornitori comuni, con sistemi di lavoro simili, con motori che hanno regole di funzionamento analoghe e problemi tecnici similari.

Riassumendo per i non addetti ai lavori, la VW, come altre case automobilistiche, doveva produrre motori che rispettassero gli standard Euro 5 , in Europa, e Tier 2B (mi sembra)  per quanto riguarda gli Stati Uniti. Parecchi costruttori avevano previsto di rispettare questi standard introducendo oltre varie marmitte anche un sistema ad urea. L’urea infatti spruzzata sui fumi di scarico, a certe temperature, abbatte i famigerati NOx. Questi infatti vengono creati in ogni motore all’atto della detonazione nei pistoni dato che il motore aspira aria costituita dal 70% da azoto (N2). Senza scendere troppo in dettaglio, la presenza del sistema ad urea (n pratica pipi´) necessita di un serbatoio, di tubazioni, una pompa e il tutto deve essere tenuto a una certa temperatura perche l’urea se troppo fredda gela e se troppo calda perde le sue caratteristiche di abbattimento degli NOx. Mi è scappato da ridere quindi quando qualche giornalista ha parlato che il risparmio ottenuto dalla VW era di 100€ a veicolo!!!! Come minimo hanno risparmiato 3-400€ a macchina, moltiplicato per 11 milioni fa un sacco di soldi.

Il quadro generale poi si fa fosco quando ci si guarda intorno. Intorno c’e un silenzio assordante. Non ho sentito, a parte un esponente Fiat nei primi momenti dello scandalo, nessuno degli altri costruttori di auto puntare il dito. Non ho sentito questi prendersi una rivincita almeno morale su quello che è ad oggi il secondo costruttore di auto al mondo. Perché non si fanno vivi? Perché non mostrano a tutti che loro sono puliti davvero, che non hanno scheletri nell’armadio?

In Germania ogni 2 anni bisogna sottoporre la propria macchina a un controllo , il famigerato TUV! In questo viene visto tutto il veicolo, messo su una postazione viene verificato se è stabile, se frena, se ha tutto in ordine, gas di scarico compresi e il tutto costa suo 65€, ogni 2 anni, per ogni macchina…. Ma quanti soldi hanno spillato per nulla? Quanti soldi noi utenti-mucca in tutta Europa e nel mondo abbiamo speso ciechi e contenti , convinti che fosse tutto per il bene del pianeta, per il bene dei nostri figli e dei figli dei nostri figli? Ci sarà qualcuno, di quegli utenti che hanno sottoposto la propria Fao-ve al fantomatico collaudo e tutti contenti si sono sentiti rispondere che tutto era in odine, che …. Chiederà i soldi indietro? Penso sia impossibile. Purtroppo penso che sia un meccanismo troppo grande, troppo lanciato, troppo endemico e radicato affinché qualcuno si possa mettere in mezzo, se ne possa interessare davvero. E tutto cosuccede oggi, vien da splancar la bocca e gli occhi per indignarsene ma non gliene frega a nulla a nessuno e quindi nel nome del Progresso, signor e siori , avanti tutta a truccare i gas di scarico, a mettere l’olio di palma un po’ dove capita, a truccare i polli, a gonfiare i manzi e le mammelle. Che tutti ne abbiano che tutti se ne sfamino in nome del progresso ma… È davvero questo il progresso? Che prezzo stiamo pagando per questo?


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog