La serie di Far Cry è sicuramente una delle più riuscite nell'universo videoludico di Ubisoft: innovazione nella gestione della trama, gameplay molto profondo, personaggi sempre più approfonditi e nel complesso un'esperienza e un divertimento che si trovano sempre più raramente nei videogiochi.
Chiunque ne abbia giocato almeno un capitolo non potrà non aver apprezzato la possibilità di scegliere l'approccio da utilizzare per svolgere le missioni, la profondità di imparare dall'ambiente virtuale potenziando le skill, la bellezza di avere a che fare con personaggi negativi fatti a regola d'arte. Nello specifico poi Far Cry 3, Blood Dragon e Far Cry 4 rappresentano un bel trittico che merita veramente la tripla A.
Che dire allora di Far Cry Primal?
Ubisoft dimostra nuovamente di avere coraggio aggiungendo al suo brand di successo una nuova tipologia di avventura: il survival nella preistoria.
In Far Cry Primal infatti verremo proiettati agli albori della razza umana e impersonando un uomo primitivo avremo come scopo principale quello di sopravvivere in un mondo ostile.
A differenza dei titoli che hanno contraddistinto il brand, in Far Cry Primal non si potranno acquistare le armi ma solamente costruirle utilizzando materiali naturali collezionati raccogliendoli direttamente oppure lavorando le pelli degli animali cacciati. Non mancheranno nemmeno i combattimenti contro altre tribù per conquistare gli accampamenti migliori.
Dalle interviste reperebili in rete emerge un grande orgoglio da parte del team di sviluppo di Ubisoft in merito a questo Far Cry Primal che dimostra coraggio e voglia di innovare ma che rappresnta anche un rischio perchè se dal mondo di Far Cry togli il cattivo, quindi Vaas o Pagan Min, togli gran parte della bellezza del gioco.
In ogni caso non ci resta che aspettare che Far Cry Primal esca per sciogliere il dubbio.