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Far finta di essere orbi

Creato il 05 ottobre 2012 da Patuasia

Perron è diventato una barzelletta: non si può non ridere, leggendo i suoi editoriali, anzi l’editoriale visto che ripete i medesimi concetti da sempre. Secondo il presidente dell’Union valdotaine il disgusto che i cittadini nutrono verso la politica è motivato dagli scandali dei partiti nazionali e va bene, peccato che lo scandalo che noi viviamo ogni giorno è proprio rappresentato da un uomo del suo partito: il presidente della giunta, Augusto Rollandin, condannato in Cassazione a 16 mesi di reclusione nel 1994 per abuso di ufficio per favoreggiamento in appalti. La Corte dei Conti lo condanna in seguito a un risarcimento di quasi 500.000 euro per danno erariale. Insomma abbiamo a capo del Governo regionale un pregiudicato e Perron guarda oltre Pont-Saint-Martin! Dare un’occhiata in casa no? Ego vuole riaffermare la nostra diversità anche nel comportamento della politica. Ma in cosa consisterebbe questa differenza? Forse che noi non abbiamo mai sprecato le risorse in progetti inutili e faraonici e non continuiamo a farlo? Non paghiamo i nostri rappresentanti molto di più degli altri? (Il Presidente della Toscana prende come un nostro consigliere). In cosa consisterebbe quella gestione virtuosa della quale il presidente si riempie facilmente la bocca? Nel giro di malaffare politico-clientelare che controlla tutto e tutti? (Circa un terzo della popolazione è dipendente dal pubblico).  Ma Ego Perron, forte della sua diversità-moralità lancia un drammatico appello: reagire all’offensiva dello Stato (tanto cattivo è Monti)  che minaccia l’autonomia: nostra virtù! Gli risponde subito La Torre: “bisogna incominciare a parlare di indipendenza, cominciare a dire che in Europa possiamo andarci per i fatti nostri e non abbiamo bisogno di un paese come questo che non tiene conto delle sue realtà più piccole, ma anche più serie e concrete”. Qualcuno se la sente di seguire questi due?


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