Mentre scriviamo non sappiamo se il sindaco ha disposto la fucilazione in piazza dei piccioni considerandoli appartenenti alla fauna domestica o alla fauna selvatica. Qualunque sia stata l’ipotesi scelta dal sindaco – per farli ammazzare a suon di pallottole davanti agli occhi stupefatti, increduli e spaventati di adulti e bambini – i colombi sono comunque tutelati dalle leggi vigenti in materia di diritti degli animali e contro atti di incrudelimento. A testimoniare la barbarie avvenuta intorno alle 19.00 nella piazza centrale di questa città , considerata fra le prime 100 città più belle d’Italia, sono rimasti sul terreno di guerra corpi esanimi e corpi ancora palpitanti. di creature abituate a vivere con noi da sempre. E nell’aria, fra l’assordante rumore degli spari, pare ancora di sentire le grida e vedere le lacrime di coloro che, mossi da sentimenti di giustizia e di pietà verso le piccole e innocenti vittime, cercavano senza successo un’autorità in grado di fermare la strage.
La LAV- Lega Anti Vivisezione chiede l’immediata sospensione ed il conseguente ritiro dell’ordinanza ammazzapiccioni del sindaco di Massa Martana. “A nostro avviso l’Ordinanza in oggetto potrebbe configurare l’ipotesi di reato d’uccisione di animali ai sensi e per gli effetti dell’art 544 bis del c.p. “uccisione di animali” in quanto tale normativa si applica agli animali in generale, e dunque anche ai colombi, come dimostrato da varie sentenze perchè i “diritti degli animnali non sono un fatto riconosciuto unicamente dalle persone particolarmente sensibili, ovvero non sono una condizione soggettiva e relativa da cui può prescindere chi è meno attento, ma promanano e sono chiaramente definiti dall’attuale normnativa a tutela degli animaloin (legge 189 del 2009)”
Graziella Crescentini Gori – Responsabile LAV – Lega Anti Vivisezione