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Faraona al melograno

Da Papio54

faraona al melograno

Ci sono amicizie che datano dagli anni della scuola, o anche prima, e sono piene dei ricordi di momenti, più o meno importanti, che si sono condivisi nel corso degli anni. Poi ci sono amicizie che sono nate pochi anni fa ma che, prepotentemente, sono diventate altrettanto robuste e profonde. Daniela, amica carissima che in pochissimi anni è diventata compagna di tante avventure, mi ha suggerito questo piatto buono, facilissimo e perfetto per le prossime feste.

Ingredienti per 4 persone, non una di più (sono piccole, le faraone!):

  • 1 faraona in pezzi
  • 1 melograno
  • 1 scalogno
  • 1 cartone di panna
  • 2-3 chiodi di garofano
  • 2-3 bacche di ginepro
  • 1 noce di burro
  • 4 cucchiai d’olio evo

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 1 ora scarsa

Daniela mi ha suggerito di fiammeggiare la pelle della faraona per bruciare le piumette ancora attaccate. Io ho preferito procedere con una versione meno grassa, e ho quindi tolto la pelle, per quanto possibile.

In un tegame di coccio ben capiente ho messo burro e olio; mentre si scaldavano, ho tritato velocemente lo scalogno e l’ho aggiunto a soffriggere, insieme con le bacche di ginepro e i chiodi di garofano.

Ho aggiunto i pezzi di faraona e l’ho fatta rosolare  molto bene su tutti i lati, rimescolando spesso.

Intanto, ho sgranato il melograno e, con lo schiacciapatate, ho estratto il succo della metà dei chicchi.

Quando ho visto che tutta la carne era ben colorita, ho aggiunto il succo di melograno e ho salato un pochino. Ho coperto e lasciato cuocere, controllando solo che non si asciugasse troppo il fondo di cottura (cosa che non è successa, visto che la faraona ha intanto rilasciato un po’ dei suoi liquidi). Nel caso, si può aggiungere poca acqua o un vino bianco leggero.

Dopo circa mezz’ora di cottura ho aggiunto la panna e ho amalgamato bene, rimescolando. Tocco finale, i chicchi di melograno, per avere colore e sapore.

Tanti chicchi rossi per augurare abbondanza, e un sughetto delicato da gustare fino all’ultima goccia.

Io l’ho proposta con una insalatina mista, alla quale ho aggiunto ancora un po’ di melograno, e abbiamo deciso tutti di consumarla nel piatto della faraona, proprio per arricchirla con la deliziosa salsina.

Strategie: Si può cucinare la faraona in anticipo, anche di qualche ora, fino al momento di aggiungere la panna. Al momento di servire, si scalda e si completa con la panna e i chicchi di melograno.

Variazioni sul tema: Se Daniela propone la panna, io in verità ho scelto un piccolo trucco per avere una salsina altrettanto cremosa, ma più leggera e soprattutto senza lattosio: ho sciolto in mezzo bicchiere di latte, appunto, senza lattosio, un cucchiaio di amido di mais, e l’ho aggiunto al posto della panna. Con il calore il latte con l’amido si è rappreso in una cremina perfetta.

Vini: Rosso di Montalcino

Una faraona d’antiquariato

faraona


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