Che è quello di far ballare la gente. Solo muovermi sudando disarticolato, confondermi, distinguermi
Ho perso il conto di quanti concerti ho visto: il risultato – prestazioni ottimali/prestazioni un po’ più fiacche – è sempre lo stesso.
Ho ballato come non facevo da un po’, saltato e cantato insieme (con ottime tenute di fiato) e sono stata bene. L’approccio cambia ogni volta, però per due ore io sono lì, loro sul palco, lo schemino è facile e sempre più o meno lo stesso eppure che sia spiaggia, prato, pavimento di un palazzetto la terra sotto i piedi diventa sempre dancefloor liquida.
E voglia di ballare su onde cerebrali a corpo libero, tutto il tempo che tempo non è.
Poi quando un concerto finisce con questo pezzo, tutto è più bello.
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