Fare ciò che amiamo è quello per cui siamo venuti al mondo

Creato il 21 aprile 2013 da Sunday @EliSundayAnne

 “Perché riflettere così sul futuro che verrà e stremare il tuo cervello in una vana perplessità? Non te ne curare e lascia ad Allah i suoi progetti… Egli non t’annovera tra i suoi architetti”.
Omar Khayyam (Le Rubaiyat)

Quella nella foto sono io a Phnom Penh, alle mie spalle il Mekong, intorno a me alcune bambine della scuola in cui ho prestato servizio di volontariato per otto mesi nel 2010. Questa fotografia mi fu scattata a ottobre, a pochi giorni dal mio arrivo in un paese che cambiò radicalmente, con la sua natura, il ritmo di vita lento e la lontananza da tutti e da tutto, il corso della mia vita.

Tutto era partito da lì, dalla richiesta del mio primo anno di aspettativa dalla scuola per coronare un sogno. Il sito Voglio vivere così!, il portale di chi sogna di cambiare vita ma non ha ancora deciso dove, come e quando, tempo fa mi chiese un’intervista in cui raccontare la mia storia, per aiutare chi, come me, avesse il desiderio forte di un cambiamento. Interessante: io che avevo passato almeno un paio di anni a leggere su quel sito le storie degli altri e a sognare un cambiamento, ora mi ritrovavo a raccontare la mia proprio lì.

Questa intervista la scrissi d’un fiato a gennaio, mentre mi trovavo a Tehran, in una mattina di neve. Ero in un internet cafè con il foulard in testa a coprirmi i capelli e una maglia lunga a coprirmi le gambe; alle mie spalle, il ritratto degli ayatollah Khomeini e Khamenei. Mentre scrivevo, una domanda mi era sorta: come ero arrivata fino lì?

Ecco la risposta.

CLICCA QUI per leggere l’intervista. E’ un po’ lunga, quindi leggila solamente se pensi che la mia storia possa in qualche modo darti la spinta che cerchi. Oppure, se ti piace mettere il naso nella vita di un’espatriata che sta cercando di cambiare vita.

Poi fammi sapere cosa ne pensi. E se hai domande su dove partire per fare un’esperienza di volontariato, sono disponibile per dei suggerimenti.

Ps. Una delle foto dell’intervista mi ritrae con ‘espressione perplessa accanto a un ragazzo, a un raduno clandestino di punk a Yangoon, nel Myanmar. Ero perplessa perchè ci andai per scattare delle foto interessanti, e alla fine furono loro a  fotografare me col  cellulare. La vita è proprio strana. E dunque bellissima.


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