Fare fotografia di viaggio con tutta la famiglia

Da Ragdoll @FotoComeFare

L’autore di questo post è un fotografo di viaggio professionista: vive delle foto scattate viaggiando per il mondo. L’ho voluto tradurre perchè dimostra come sia possibile creare grandi scatti anche viaggiando con moglie e figli (nati da poco, tra l’altro). E’ una situazione comune per molti di noi: se lui riesce a creare immagini degne di essere vendute, saremo in grado di fare qualche bello scatto per il nostro portfolio da amatori?

Sono un fotografo di viaggio. Circa otto mesi fa sono diventato padre di una bellissima bambina. Il lavoro che faccio mi richiede di… beh, viaggiare. Per la maggior parte delle persone le parole viaggio e bambini non vanno d’accordo, ma io non potrei mai stare lontano per mesi dalle mie due donne preferite.

Tre mesi fa ho chiesto a mia moglie se le andasse di fare un piccolo viaggio in giro per l’Europa, così da poterci continuare a spostare e vedere il mondo: questo per me è fondamentale per continuare a fotografare.

Lei ha accettato e siamo partiti. Questo post è un resoconto personale di ciò che ho imparato sul poter continuare a fare fotografie molto significative, mentre dedico la maggior parte del tempo alla mia famiglia.

Sì, la mia famiglia è piccola. Abbiamo solo una bimba, non un bambino più grande o due, o tre, in grado di fare capricci e vere e proprie scenate. Sono sicuro che non tutto quello che dirò andrà bene anche nel tuo caso, ma sono anche certo che alcune di queste cose si possono applicare a un’ampia gamma di situazioni. È solo necessario sforzarsi un po’.

Questo post ha due obiettivi: il primo è dimostrare che non dobbiamo smettere di viaggiare e fotografare quando abbiamo bambini. Il secondo è quello di darti alcune idee su come viaggiare e fare fotografie con una famiglia.

Disclaimer: ovviamente scrivo tutto questo come uomo, come padre e marito di una moglie incredibilmente d’aiuto e comprensiva. So che queste cose sono molto più pesanti per le donne e, davvero, non sono qualificato per dare consigli alle madri. Vi auguro solo di avere un marito che vi supporti molto.

La logistica della fotografia di viaggio con la famiglia

Quando viaggi con una bambina, la logistica diventa fondamentale.

Non sottostimare l’importanza di pianificare le cose in anticipo quando sei in viaggio con la tua famiglia. Potrebbe fare la differenza tra un viaggio fantastico e produttivo e uno inutile e fastidioso.

Queste sono alcune delle cose che ho imparato a riguardo: dove andare, come viaggiare e dove soggiornare.

Viaggiare in luoghi facili è… sensato!

Abbiamo deciso di dirigerci dal Portogallo verso l’Europa dell’est e abbiamo terminato il nostro viaggio in Bulgaria. Le nazioni che abbiamo visitato sono tutte “facili”, nel senso che nessuna di esse è caotica e si trovano pochi truffatori, come accade, a volte, in alcune zone.

Tutti i paesi che abbiamo visitato sono organizzati piuttosto bene, si trovano negozi con tutte le cose necessarie ai neonati, camere pulite e poco costose e ospedali di alta qualità (semmai dovesse essercene il bisogno).

La nostra destinazione è stata scelta appositamente. Non volevamo visitare posti come l’Africa o come la mia amata India, dove nella maggior parte dei casi avremmo dovuto preoccuparci dell’igiene, della malaria e di tutta una serie di cose, assolutamente imprevedibili, che possono essere terribilmente pericolose per un neonato.

Senza considerare poi, che andare in questi posti non è impraticabile, ma è decisamente più stressante, e avrebbe reso l’intero viaggio molto più difficoltoso, soprattutto se, come noi, sei una famiglia in viaggio per la prima volta.

Viaggiare in auto renderà tutto molto più semplice

Un fattore che ha ridotto di gran lunga lo stress e i fastidi è stato viaggiare in automobile.

Non avrei mai pensato che i neonati avessero bisogno di tutti quegli oggetti: passeggino, pannolini, giocattoli, una vasca per il bagnetto, una culla e tantissimi vestiti. Immagino che anche i bambini più grandi abbiano bisogno delle loro cose, ma sarò una persona felice quando potrò gettare via il passeggino e non mi toccherà più andare ogni settimana per negozi a comprare pannolini!

Non riesco nemmeno a immaginare come avremmo mai potuto portare tutte quelle cose dal nostro alloggio alla stazione del bus o del treno, o in giro negli aeroporti, senza perderne almeno metà lungo la strada.

Il nostro viaggio è stato lungo e abbiamo attraversato molti paesi, perciò ho deciso di comprare in Spagna una piccola Fiat Panda di seconda mano.

Ovviamente non è obbligatorio comprare un’auto. Di questi tempi il noleggio è piuttosto economico quasi ovunque in Europa.

Pepecar.com è solo un esempio, uno dei tanti siti che offrono noleggi a basso prezzo in giro per l’Europa. Ricorda solo che pagherai un sovrapprezzo se non riporti l’automobile nello stesso posto in cui l’hai noleggiata.

Airbnb è F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!

Come forse già sai, Airbnb è un sito dove puoi trovare dove dormire a casa di privati, arrivando persino ad affittare una casa o un appartamento in cui stare per brevi periodi, per conto tuo. È davvero geniale!

Ho optato senza esitazione per un affitto tramite Airbnb, piuttosto che andare in hotel o in pensione. Questi sono alcuni dei motivi:

  • La presenza di varie comodità, come la cucina e la lavatrice. Questo si traduce in risparmio, specialmente se hai più bambini e, ovviamente, aiuta quando c’è la necessità di preparare cibi speciali per i bambini.
  • Può essere molto più interessante stare in un alloggio di questo tipo. Siamo stati in una casa medievale, in appartamenti tradizionali arredati con gusto e in una villa con un uliveto.
  • A volte ti permette di ottenere uno sguardo privato sullo stile di vita degli abitanti del paese che stai visitando. Inoltre, i tuoi padroni di casa spesso ti daranno consigli sulle cose più belle da vedere e sui posti migliori dove andare a mangiare.

C’è un solo lato negativo nel viaggiare con un neonato e scegliere un alloggio tramite Airbnb. È davvero difficile che abbiano una culla.

La soluzione è semplice: comprane una, se possibile portatile, e portala con te. Se hai una macchina potresti permettertene una un po’ più grande, ma esistono in commercio culle che pesano anche solo 2 kg!

Aspetti pratici della fotografia di viaggio con la famiglia

Viaggiare con la propria famiglia sicuramente, in un certo senso, è limitante, ma se sei in grado di adattarti puoi ancora fare molto.

Se sei aperto, ti si presenteranno nuove opportunità fotografiche che possono trasformarsi in ottime fotografie e preziose testimonianze della storia della tua famiglia.

Una prospettiva realistica sulla fotografia di viaggio con la famiglia

Sapevo che, viaggiando con la famiglia, avrei dovuto accettare qualche compromesso. Non riuscivo proprio a concentrarmi sull’intimità delle storie umane che incrociavo e a passare molto tempo con i miei soggetti.

Più di ogni altra cosa, volevo trascorrere il mio tempo con la mia famiglia.

Però ho avuto, come sempre, la possibilità di fare tantissime foto. Le strade, i paesaggi urbani e la natura sono solo alcuni dei soggetti disponibili, non c’è motivo per cui non possiamo fare questo tipo di fotografie mentre viaggiamo con la nostra famiglia.

Questa foto è il risultato di un breve viaggio a Ragusa. Non c’è niente di difficile nell’ottenere questo genere di immagini, mentre sei con la famiglia. Se non hai molto tempo, tutto sta nell’arrivare al momento giusto. In questo caso, il momento giusto per me era il crepuscolo, così da riuscire a fotografare durante il tramonto. Siamo arrivati al belvedere e l’abbiamo girato un po’. Ho fatto fotografie da diversi punti di vista. Dopo che ho ottenuto alcuni scatti che mi soddisfacevano, siamo andati a farci una bella cenetta. Così sono riuscito a combinare la fotografia con il tempo trascorso in famiglia.

Questa fotografia di Napoli, come molte delle mie immagini più recenti, è stata scattata durante una passeggiata pomeridiana con mia moglie e la bambina. Ho visto un gioco interessante di luci e di ombre e il potenziale per una fotografia. Ho chiesto a mia moglie se potesse aspettare un po’ dietro di me con il passeggino e ho fatto un paio di scatti di persone che camminavano lungo la parte luminosa della strada. A volte le cose semplici sono quelle che funzionano meglio.

Una restrizione, o un limite, può sempre trasformarsi in una sfida creativa. Il risultato dei miei limiti penso sia l’aver imparato a comunicare un senso del luogo, indipendentemente dalla luce che ho o dal materiale con cui devo lavorare. Questo significa che non fotografo più solo le persone, che in passato erano il mio unico tema.

Questa immagine viene da Cadiz. Ci ero già stato in passato e mi ricordavo chiaramente l’oceano che si infrange contro gli scogli dalle forme strane che costeggiano la riva, le cupole della cattedrale e tutti quei gabbiani che bisticciano continuamente. Volevo avere tutti questi elementi in un’unica inquadratura. Questo, per me, significa comunicare un certo senso della città. Eravamo di nuovo a passeggiare, ma stavolta come vedi il Sole non sta tramontando, non c’è quella luce dorata. Non era assolutamente necessario creare quel genere di immagine romantica che la luce calda mi avrebbe aiutato a creare. Quindi ho fatto un tentativo diverso, sperando che tutti quegli elementi narrativi e una composizione scrupolosa mi avrebbero reso una bella immagine.

Lasciare le cose per dopo non ti porterà da nessuna parte

Sin da quando ho ricordi, ho sempre avuto l’abitudine di dire: “Questa potrebbe rivelarsi una bella fotografia, ma farò uno scatto simile la prossima volta”.

La realtà è che la seconda volta potrebbe non arrivare mai.

La prossima volta, infatti, la bambina potrebbe iniziare a strillare come un’indiavolata perché si è fatta male con uno dei suoi giochi e tua moglie avrebbe bisogno di te per tirare fuori dalla macchina il passeggino, mentre cerca di consolare la piccola.

In realtà, non lasciare le cose per dopo è una regola generale. Mi sono maledetto diverse volte per non aver catturato qualcosa che in quel momento mi era sembrato meraviglioso.

In passato avrei sicuramente perso questa fotografia, per via delle circostanze. Eravamo piuttosto di corsa perché stavamo spostandoci da una città ad un’altra, abbastanza distante. Non conviene spezzare il tuo ritmo di viaggio, ma, davvero, devi approfittare di tutte le opportunità che ti si presentano, quando sei in giro con la piccola. Quando ho notato questo panorama dal finestrino dell’automobile, mia figlia stava dormendo. La luce era bella. Tutto quello che dovevo fare era convincermi ad accostare.

Qui è successa la stessa cosa. Stavamo avvicinandoci alla costa di Salonicco, in Grecia. Ho notato questo personaggio interessante che si aggirava fissando la sua mappa, senza vedere niente all’infuori di quella. Lo sfondo non era particolarmente caotico, ma raccontava lo stesso qualcosa di quel luogo. Di nuovo, l’elemento cruciale qui è stato cogliere l’opportunità e non cercare scuse nella mia testa per evitare di fare questa foto immediatamente.

Per fare fotografia ogni tanto hai bisogno di ritagliarti del tempo da solo

Stare per conto tuo per fotografare può essere un lusso per la maggior parte delle persone, e può sembrare ovvio alla rimanente parte. Però, per varie ragioni, molti genitori che conosco non si ritagliano quel tempo da passare da soli, anche se ne hanno la possibilità.

Se puoi prenderti una mattina, un pomeriggio, diamine, persino un’ora per te stesso, FALLO. Sono andato a fotografare per conto mio solo una manciata di volte durante questo viaggio, ma sono stati tutti momenti molto produttivi.

Anche se non torni sempre indietro con immagini memorabili, ti stai dando la possibilità di ottenerle. Probabilmente migliorerai anche la tua visione, come fotografo, dal momento che in quei frangenti puoi concentrarti solo ed esclusivamente sulla fotografia.

Certamente aiuta se hai in mente un’idea piuttosto specifica su come organizzare questo tempo che trascorri da solo. Puoi aver notato una parte interessante della città vecchia: tornaci più tardi, per conto tuo. Può esserci un qualche evento previsto nella prossima città: vai a vederlo. Forse è solo un angolo fotogenico di un mercato molto frequentato: di nuovo, tornaci da solo e vedi cosa riesci a fare quando non c’è niente a cui pensare che non sia la fotografia.

La processione del Correfoc a Sitges, in Spagna, è assurdamente chiassosa e affollata. Non è il posto ideale in cui portare una bambina di sei mesi. Mia moglie voleva stare a casa a riposare, quella sera, quindi sono uscito un paio di ore con un amico per fare scatti al Correfoc.
Credo che, quando hai un tempo limitato per fotografare, debba venirti spontaneo andare, e poi mettere tutte le tue energie nello scattare. Ho cercato di spostarmi dappertutto e mi sono avvicinato moltissimo all’azione. Alla fine avevo un po’ di capelli bruciacchiati, buchi da scintille sulla maglietta e nella borsa della fotocamera e un filtro UV danneggiato. Tutto per via dei fuochi artificiali del Correfoc.

Un altro esempio del prendersi un po’ di tempo per la fotografia. Mentre mia moglie e la bambina erano sulla spiaggia sono andato un’oretta a fare immersioni e a scattare sott’acqua.

La tua famiglia può fare da esca per fotografie spontanee

A volte una macchina fotografica richiamerà l’attenzione, soprattutto se sei in un posto dove non ci sono molti motivi per avere una fotocamera puntata addosso. Però, se la estrai per fotografare la tua famiglia, verrà guardata un attimo e poi ignorata.

Quel che ho fatto, in certi casi, durante questo viaggio è stato chiedere a mia moglie di stare in piedi o seduta vicino a me. A quel punto ho tirato fuori la macchina fotografica, abbiamo fatto un paio di pose e poi, con discrezione, ho mirato a quel che volevo veramente fotografare.

Chiaramente questo solleva molti dubbi etici, ma il concetto è questo: se il potenziale soggetto è consapevole della tua presenza, rovinerà la maggior parte delle scene che sarebbe stato bello catturare. Cambiano tutte le dinamiche. Questo espediente potrebbe non essere adatto a tutti, ma, secondo me,, finché non diventi losco o fotografi scene incredibilmente private, va bene.

Una fotocamera in questo caffè sarebbe sembrata un po’ fuoriluogo. Alla fine tutti gli occhi si sarebbero rivolti verso la macchina fotografica. Però, come ho accennato prima, quando è sembrato che stessi fotografando la mia famiglia le persone se ne sono disinteressate. Dopo aver dato una rapida occhiata nella nostra direzione, ognuno è tornato alla sua vita. Non stava succedendo nulla di straordinario. Allora ho potuto fare questa fotografia. Tutti tornano alle loro cose… click.

Prendi sul serio le tue fotografie familiari

Penso che quel che molti di noi non realizzano quando viaggiano con la famiglia è che possiamo avvantaggiarci, da un punto di vista fotografico, del fatto che i membri della nostra famiglia siano con noi. Possono diventare i nostri più importanti modelli. Non intendo per quel genere di fotografie in stile “Guardami, sono stato qui!

Molto dipende dall’approccio che usi. Piuttosto che fare semplici istantanee, volevo comporre le immagini in maniera studiata, considerando molto anche la luce.

Quando le riguardo, non voglio solamente che siano un ricordo di dove eravamo, ma anche una bellissima testimonianza: voglio che ci siano storie che emergano dall’interno dell’inquadratura.

In questo caso, non mi interessava ottenere la tipica fotografia turistica in stile “sono felice sulla spiaggia”, quindi non ho chiesto a mia moglie il solito sorriso entusiasta da foto. Era piuttosto stanca, era la fine della giornata e volevo mostrare questa realtà, pur sempre ottenendo una bella immagine. Le ho chiesto di mettersi nel punto che vedi, così l’immagine avrebbe avuto una composizione carina e avrebbe mostrato uno scorcio della spiaggia stupenda alle sue spalle. Ho chiesto a mia moglie di non guardare direttamente in camera e di essere semplicemente sè stessa. Ha guardato vagamente verso la sabbia, mentre mia figlia era per forza sè stessa, perché non ha ancora imparato ad essere in nessun altro modo.

Il grande vantaggio di fotografare la famiglia quando sei in viaggio è che puoi sperimentare molto. Quante volte mi è capitato di incappare in scene con una luce bellissima, ma niente intorno che valesse la pena di fotografare. Questi sono i casi in cui la tua famiglia risolve la situazione.

Chiedi al tuo partner o a tuo figlio, o a entrambi, di mettersi in un punto in cui puoi sfruttare la luce. Io lo faccio continuamente.

Siamo andati a fare una passeggiata pomeridiana, alla periferia di Siracusa. Il parco in sè non aveva nulla di speciale, ma la luce del Sole al tramonto dava a ogni cosa un’aria magica. Ho chiesto a mia moglie di sedersi sulla panchina e giocare con mia figlia. L’ha fatto, e io ho ottenuto questa fotografia.

Documenta la tua vita tramite la tua famiglia

La maggior parte di noi, ovviamente, documenta già quel che succede alle proprie famiglie, ma, almeno per quel che mi riguarda, è una cosa che non ho mai preso sul serio. Quando mia moglie mi chiedeva di farle una fotografia mentre montava la tenda, o mentre passeggiavamo nella parte vecchia della città, facevo un paio di istantanee veloci, giusto per farle.

Adesso che è arrivata la piccola, sto iniziando a documentare i viaggi di famiglia con più serietà e cerco di estrarre belle immagini dalle cose quotidiane. Sono consapevole che, entro pochi anni, queste foto saranno ricordi preziosi, soprattutto per me e per mia moglie, perché saranno flashback di come erano realmente le cose.

Fotografie spontanee come questa offrono un vero scorcio di vita quotidiana. Le cose erano così durante il nostro viaggio: una camera d’hotel piena di confusione e mia moglie che da’ da mangiare a mia figlia. Approccio questi scenari come faccio con il resto del mio lavoro. Fotografo quello che c’è e cerco di sfruttare al meglio le circostanze, la luce e la composizione.

Quando abbiamo attraversato il confine tra Grecia e Bulgaria siamo andati in un ristorante di pesce dove avevano un acquario. Era la prima volta che mia figlia vedeva qualcosa del genere, quindi ho sfoderato la fotocamera. Di nuovo, è un momento di vita vera, ma anche una grande opportunità fotografica. Sarebbe davvero noioso per me avere solo fotografie fatte in posa, non importa quanto possano essere belle.

9 consigli per fare fotografia di viaggio con la tua famiglia

Questi consigli sono una panoramica di quel che hai letto finora. Riassumiamo!

1. Inizia con semplicità

Per il tuo primo viaggio, non scegliere destinazioni esotiche, dove potresti doverti preoccupare dell’igiene, della malaria e stressarti così tanto da non riuscire a goderti il viaggio.

2. Investi in un’auto

Un’auto, comprata o presa a noleggio, non solo ti permetterà di raggiungere luoghi difficili da visitare con i mezzi pubblici, ma ti renderà la vita più semplice, soprattutto se devi portare con te tutti gli oggetti necessari per il bambino.

3. Dai un’occhiata su Airbnb

Affittare su Airbnb mi ha particolarmente soddisfatto perché, generalmente, significa stare in posti dove vivono le persone del luogo. Questo permette di ottenere uno scorcio sulla vita locale e comodità che possono essere molto utili quando ci sono bambini.

4. Sii realistico a proposito della tua fotografia

Se vuoi passare del tempo serenamente in compagnia della tua famiglia, semplicemente non riuscirai a fare nulla di ciò che puoi fare senza di loro. Evita la frustrazione e fotografa soggetti che non ti richiedano troppo tempo.

5. Non lasciarti le cose per dopo

Se vedi una scena che vale la pena di fotografare adesso, non lasciare andare quest’opportunità. Avere un bambino piccolo con te potrebbe voler dire che non avrai nessun’altra possibilità di fotografare qualcosa di simile.

6. Prenditi il tuo tempo per scattare fotografie

Per continuare a crescere, come fotografi, abbiamo assolutamente bisogno di momenti in cui poterci concentrare solamente sulla fotografia. Non dev’essere molto tempo, anche un’ora di lavoro fortemente focalizzato ti aiuterà ad aumentare e definire la tua visione fotografica.

7. Fai fotografie spontanee utilizzando la tua famiglia come esca

Finché non diventi losco o fotografi scene incredibilmente private, è un ottimo modo per non farsi notare e ottenere foto naturali per la strada o negli spazi pubblici.

8. Rendi i tuoi familiari i tuoi modelli o soggetti, ma spingiti al di là delle semplici istantanee

Prendi seriamente il compito di fotografare la tua famiglia. Fa’ mente locale sulla composizione e sulla luce, e finirai con l’ottenere una bellissima testimonianza del tuo viaggio.

9. Documenta la tua vita, tramite la tua famiglia

Non fermarti alle semplici fotografie in posa. Documenta quel che sta succedendo davvero e avrai immagini che riflettono con sincerità il tuo viaggio.

Qualche link per ispirarti

Dai un’occhiata ai link qui sotto, per ottenere più idee e ispirazioni per la tua fotografia con la famiglia.

  • Il famoso e controverso lavoro di Sally Mann era tutto incentrato sulla sua famiglia.
  • Il fotografo di Magnum Christopher Anderson ha un bellissimo progetto intitolato Son.
  • Sul blog “Lens” del New York Times hanno pubblicato un post molto interessante, dal titolo: ““.

Siamo ai saluti. Credo davvero che il viaggio e la fotografia seria non debbano mai finire e nemmeno prendersi una lunga pausa, quando si aggiunge un nuovo elemento alla tua famiglia.

Se hai viaggiato e fotografato con la tua famiglia, perché non condividere qualche consiglio nei commenti qui sotto? Oppure puoi contribuire anche solo con la tua opinione su tutto quel che ho scritto in questo post.

Tra l’altro, puoi trovare molti altri consigli su come ottenere immagini spettacolari durante i tuoi viaggi, scaricando il mio e-book Immagini Potenti, nel quale analizzo alcune delle mie fotografie più riuscite, spiegandoti nel dettaglio come mi sono comportato e come, anche tu, puoi ottenere lo stesso risultato.

Articolo di MITCHELL KANASHKEVICH liberamente tradotto dall’originale: http://www.eyevoyage.com/education/travel-photography-family/


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