Vi ho già parlato di Exuma e vi avevo promesso un post sull'isola dei maiali e sulla relativa escursione per raggiungere questo piccolo lembo di terra così bizzarro.
Non capita tutti i giorni di poter fare il bagno con dei porcellini che sembrano del tutto a loro agio in un ambiente che non somiglia assolutamente a quello nel quale dovrebbero vivere.
Faccio una premessa: i tour sono carissimi.
Ho cercato in tutti i modi una soluzione per risparmiare, ma purtroppo l'unico modo per vedere i famigerati swimming pigs è quello di affidarsi ad una delle numerosissime agenzie presenti in loco. Ad Exuma, infatti, si va prevalentemente per questo motivo e quindi sono attrezzatissimi.
Il mio consiglio è quello di prenotare in anticipo perché noi abbiamo seriamente rischiato di non trovare posto. Immaginate quanto sarebbe stata grande la delusione!
Dicevo, quindi, che il prezzo è alto e infatti abbiamo speso circa 214 dollari a testa pranzo escluso e bevande disponibili. Una follia, vero?
Ci siamo trovati benissimo con Sugar Adventure Company, ma ho letto pareri positivi anche su altre agenzie che offrivano lo stesso tour ad un prezzo leggermente più basso ( sempre altissimo a mio parere!). Informatevi prima di partire o non appena arrivate sull'isola e prenotate immediatamente.
C'è la possibilità di pranzare con un supplemento su un isolotto privato scegliendo il menu al momento del ritrovo, tuttavia noi abbiamo preferito prepararci dei panini e sfruttare quell'oretta per fare snorkeling, che a causa del tempo ballerino non abbiamo potuto fare in mare aperto.
Ma in cosa consiste l'escursione?
Si parte alle 9:00 del mattino per rientrare intorno alle 17:00/18:00 e la barca è abbastanza grande da ospitare circa quindici persone.
Innanzitutto si fa un giro tra i vari cays per ammirare -da lontano- ville private e immense di proprietà di ricchi imprenditori o personaggi famosi.
Si scende sull'isola privata di Nicholas Cage, piena zeppa di iguana. Ma proprio piena pienissima!
Spuntano da ogni dove e ti guardano con un'espressione inquietante da farti venire ancora più voglia di raggiungere subito i maialini.
Poverine, non è mica colpa loro se sono così brutte. Sono solo.. Curiose, ecco.
La cosa che colpisce di più è sicuramente la quantità di sfumature di blu che colorano il mare. Cambiano in continuazione e quando credi che non possa esistere una tonalità più bella, ecco apparirne una ancora più brillante.
Il tour prevede la sosta su una lingua di sabbia che spunta dal mare aperto e sfido chiunque a non spalancare la bocca o a non correre ad attivare la fotocamera dello smartphone! E' tutta lì: la natura nella sua più pura eleganza e magia.
Pensate che -sempre a causa del tempo- purtroppo la lingua non usciva bene, ma scommetto che durante la bassissima marea sia qualcosa di indimenticabile.
Ad un certo punto abbiamo visto un membro dell'equipaggio tuffarsi improvvisamente in acqua con maschera e pinna. Neanche il tempo di chiederci cosa stesse facendo che eccolo spuntare con in mano un conch, ovvero un mollusco gigante diventato il simbolo della cucina locale.
Ne ha pescati tantissimi, riemergendo sempre più trionfante e consapevole che da quello strano frutto di mare sarebbe venuta fuori una conch salad di tutto rispetto. E così è stato!
Un'altra sosta prevede la possibilità di fare il bagno con gli squali in una vasca pagando un ulteriore supplemento. Dal momento che ci sembrava davvero esagerata come cosa e dato che non amiamo gli animali "intrappolati", abbiamo deciso di declinare l'invito.
Neanche il tempo di dire di no che tantissimi esemplari liberi di squalo nutrice -totalmente innocui per l'uomo- hanno iniziato a gironzolare intorno alla nostra barca. Che emozione giocare e scherzare nel loro ambiente naturale!
Ma l'emozione più grande me l'ha data proprio Big Mayor Cay, soprannominata Pig Beach.
In altre parole: l'isola dei maiali.
Li vedi spuntare all'improvviso quasi come fossero dei puntini messi lì un po' per caso. Poi appena si accorgono che qualcosa si sta avvicinando si tuffano per dare il benvenuto ai turisti di turno, sperando in un po' di frutta.
Il loro corpo, però, non è fatto per nuotare e quindi dopo pochi minuti si stancano e tornano a crogiolarsi al sole sulla loro isola disabitata.
Ma cosa ci fanno dei maiali su un'isola?
Nonostante esistano varie ipotesi a riguardo, la più plausibile racconta che si trovano lì perché dei marinai li avevano lasciati per non perderli durante una tempesta e conservare quindi la scorta di cibo.
Pare però che nessuno sia più venuto a reclamarli e che quindi questi buffi suini siano passati dal rotolarsi nel fango allo stare ammollo in uno dei mari più belli del mondo.