Le feste dell’inverno sono terminane ed ecco alle porte Carnevale. Iniziamo così il nostro tour per le migliaia di Carnevale italiani e non solo. Iniziamo da uno dei più tipici e tradizionali, il Carnevale di Putignano, che risulta essere anche uno dei più antichi di Italia e persino d’Europa, infatti si legge che esso nasce nel 1394
In quell’angolo di Puglia, a Putignano, resiste una maschera particolarissima: Farinella. Ma chi era costui?
Farinella nasce agli inizi degli anni Cinquanta disegnato da un grafico, allora giovanissimo Mimmo Castellano. Il Farinella di Castellano nascee da una maschera tipica del carnevale: una specie di ubriacone sbrindellato e misero. A poco a poco il Farinella diventa una sorta di Joker infatti ancora oggi è rappresentato con un abito costituito da toppe multicolori e un cappello a punte, ciascuna delle quali finisce con un sonaglio. In passato il suo aspetto era differente: il primo Farinella era in bianco e verde, con un gonnellino rosso e blu (i colori della citta’) e aveva un cappello a tre punte per ricordare i colli attorno alla citta’.
Il nome di ‘Farinella’, giullare e uomo di pace, fa riferimento a un cibo tipico della gastronomia locale. E’ infatti il nome di un cibo tra i piu’ classici della cucina putignanese: una farina finissima, ricavata da due alimenti poveri come ceci e orzo abbrustoliti, integratore frugale di una dieta segnata in passato dalla poverta’ incalzante, la farina veniva prodotta in piccoli mortai di pietra, e quindi miscelata a sughi, olio o fichi freschi. Il Carnevale di Putignano è uno spettacolo che si ripropone da secoli, basato su acqua, colla, carta, le pietre bianche di un borgo, le toppe colorate di un vestito, una musica da strada, orsi impertinenti, corna, sottani e baffi con la gonna, un divertirsi semplice e quasi innocente. A Putignano però si vive di Carnevale e non sono pochi i maestri carnacialeschi e gli artisti che qui operano tutto l’anno per la riuscita egregia dell’edizione che verrà. Come sempre anche questo anno il Carnevale è iniziato il 26 Dicembre con la Festa delle Propaggini, dove poeti dialettali si alternano sul palco della piazza cittadina per declamare versi satirici in rima contro i potenti, e finisce il martedì grasso con il funerale del Carnevale.