Negli uomini con carcinoma della prostata avanzato, la crescita delle cellule tumorali dipende dal segnale del recettore degli androgeni, guidato da androgeni come il testosterone. Per contrastare la crescita del tumore, la maggior parte dei pazienti con carcinoma della prostata avanzato riceve farmaci che bloccano la produzione degli androgeni o il recettore a cui questi ultimi si legano. Sfortunatamente, tali trattamenti tendono a fallire determinando la morte del malato. Nel corso del nuovo studio, invece, dei ricercatori hanno scoperto che il segnale del recettore degli androgeni può essere disturbato con una nuova classe di farmaci, chiamati peptidomimetici. Essi consistono in una piccola catena, simile ad una proteina, che imita i peptidi, fondamentali per la funzione del recettore degli androgeni, e che ostacola ed interrompe il segnale che permette la proliferazione delle cellule tumorali. Per ora questi farmaci sono stati testati su modelli di tessuto umano e di topo. Tra poco verranno condotti ulteriori studi per verificare la sicurezza del nuovo trattamento al fine di utilizzarlo in futuro sugli uomini. Se i nuovi test dovessero dare esito positivo, i malati di cancro alla prostata in fase avanzata avrebbero a disposizione uno strumento grazie al quale poter allungare sensibilmente la loro sopravvivenza.
Farmaci peptidomimetici per trattare il cancro alla prostata
Creato il 13 giugno 2013 da Laprostata @espriwebNegli uomini con carcinoma della prostata avanzato, la crescita delle cellule tumorali dipende dal segnale del recettore degli androgeni, guidato da androgeni come il testosterone. Per contrastare la crescita del tumore, la maggior parte dei pazienti con carcinoma della prostata avanzato riceve farmaci che bloccano la produzione degli androgeni o il recettore a cui questi ultimi si legano. Sfortunatamente, tali trattamenti tendono a fallire determinando la morte del malato. Nel corso del nuovo studio, invece, dei ricercatori hanno scoperto che il segnale del recettore degli androgeni può essere disturbato con una nuova classe di farmaci, chiamati peptidomimetici. Essi consistono in una piccola catena, simile ad una proteina, che imita i peptidi, fondamentali per la funzione del recettore degli androgeni, e che ostacola ed interrompe il segnale che permette la proliferazione delle cellule tumorali. Per ora questi farmaci sono stati testati su modelli di tessuto umano e di topo. Tra poco verranno condotti ulteriori studi per verificare la sicurezza del nuovo trattamento al fine di utilizzarlo in futuro sugli uomini. Se i nuovi test dovessero dare esito positivo, i malati di cancro alla prostata in fase avanzata avrebbero a disposizione uno strumento grazie al quale poter allungare sensibilmente la loro sopravvivenza.
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