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Farsene una ragione.

Creato il 11 maggio 2013 da Enricobo2
Il tragico evento occorsomi e la probabile perdita irreparabile di circa un anno e mezzo di lavori, foto, filmati, documenti, tabelle e presentazioni, mi obbligano ad una riflessione, resa ancor più lunga e prolungata, non solo dalla concatenazione inevitabile dei fatti (ripresa e ricerca del salvabile sparso su chiavette, dischi dispersi in giro, indirizzi compitati malamente a mano qua e là) ma anche da quella stasi inebetita a cui sono in parte costretto, nell'attesa che il Master of Ring, rigiri nel suo antro cavernoso, il disco morto nella speranza che frugando tra le sue spoglie si riesca a recuperare qualcosa. Quindi son qui che mi aggiro davanti ad un monitor privo di icone, tutte mangiate dal mostro, ragionando sulla caducità della vita. Ma davvero nel giro di pochi anni ci siamo ridotti a dipendere in modo così morboso da questa macchina? Accidenti qui non si può fare più niente senza ricorrere al web. 
Così sono rimasto isolato, sotto il banyan ad astrarre la mente, a respirare portando la concentrazione sul flusso del chi che  penetra il mio corpaccio pesante ed incongruo. Ora è meglio che le onde del pensiero si acquietino, che la fluttuazione agitata delle preoccupazioni si plachi definitivamente. Quel che deve avvenire accadrà comunque. Intanto esco e vado a pagare direttamente un po' di bollette, visto che non posso farlo via web e magari colgo l'occasione di passare al paradiso del cioccolatomane, il Caffé Antonella, a sorbirmi un marocchino sontuoso, oggi deve essere il giorno che sfornano le famose brioches limited edition, solo una volta al mese, occasione da non perdere, una sfoglia leggerissima e friabile che freme tra le tue dita, ripiena di crema pasticcera alla vaniglia e crema gianduia, ricoperta di glassa alla nocciola e gemma di cioccolato amaro come sigillo (sballo garantito). Non di solo computer vive l'uomo. Forse.
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Ha da passà 'a nuttata.Tutto è perduto.

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