Farsi desiderare da una ragazza con il linguaggio del corpo

Nell’articolo precedente hai visto come farsi desiderare da una ragazza con la giusta comunicazione paraverbale. Adesso vediamo come puoi fare lo stesso con il linguaggio del corpo.

Nella mia vita ho seguito tantissimi corsi sulla seduzione. Alcuni fatti bene, molti fatti col culo, alcuni che avrei preferito non vedere affatto. Ma una cosa che ho notato è che, spesso e volentieri, si esagera nell’insegnare tecniche di linguaggio del corpo per farsi desiderare da una ragazza.

Non fraintendermi, la tua postura è estremamente importante. Ma un conto è insegnare le giuste strategie, un conto è riempire la testa delle persone con tecniche superflue e anzi, spesso dannose.

Come spiego nel mio audiocorso sul linguaggio del corpo, le cose importanti sono relativamente poche. Una volta che hai appreso le cose fondamentali, le altre posture per farsi desiderare da una ragazza ti verranno completamente automatiche. Ad esempio, mi viene in mente un corso di qualche anno fa in cui l’insegnante, Lance Mason, spiega che il modo migliore per ottimizzare il proprio linguaggio del corpo è chiedersi continuamente “Sono in una buona postura oppure no?“.

E’ un’ottima domanda, utile per imparare a farsi desiderare da una ragazza. Ma, se usata all’eccesso, porta a due difficoltà, che non ti permettono di farsi desiderare da una ragazza. In primo luogo entri troppo nella tua mente e nei tuoi pensieri, alimentando così tutte le tue paure e non godendoti la relazione che stai creando con una ragazza. Alcuni diventano addirittura paranoici e ogni 30 secondi devono chiedersi se sono a posto oppure no.

Il secondo problema è la macchinosità. Se ti poni questa domanda quando stai corteggiando una ragazza, sarai molto più innaturale. E più sei innaturale, più passerai come sospetto. Alzerai le sue difese e finirai per perderla o per essere cacciato nella zona amici.

E’ la stessa cosa capita proprio con i trucchetti della PNL e con i corsi che ti riempiono la testa con decine di posizioni per il tuo linguaggio del corpo. Ad esempio, mi viene in mente una tecnica, insegnata nella PNL, che è la tecnica del rapport. Tieni presente che quando ho iniziato a imparare queste cose, la PNL e l’ipnosi erano tutto ciò che c’era. Per cui ho testato profusamente queste tattiche.

Il rapport è interessante perchè viene spacciata come la strategia definitiva del linguaggio del corpo, ma in realtà può danneggiarti tantissimo. Il rapport, seguito dal mirroring, ti impone di assumere un linguaggio del corpo simile a quello della ragazza con cui stai parlando. Teoria interessante, ma chi ha vera esperienza sul campo, frequentando tanti luoghi diversi, sa che raramente funziona per farsi desiderare da una ragazza. Spesso infatti le donne hanno un linguaggio del corpo molto diverso da quello maschile. Lo usano per trasmettere cose diverse ovviamente.

Se tu modelli un linguaggio del corpo femminile, apparirai agli occhi delle donne come effeminato. Se, viceversa, il tuo linguaggio del corpo è indipendente, sicuro e tranquillo, sarà molto più efficace. In più trasmetterai indipendenza, mascolinità e forza, tutte cose che le donne vogliono in un uomo.

Quindi, come farsi desiderare da una ragazza con il giusto linguaggio del corpo?

E’ molto semplice. Inizia ad essere più aperto fisicamente, sicuro e tranquillo. Atteggiati come se fossi il re del mondo, superiore a chiunque altro. Anthony Robbins, in questo libro, ti propone come esercizio quello di andare in giro come se avessi un mantello e fossi un principe. Noterai che tutte le persone ti guarderanno in maniera diversa, come se fossi effettivamente un principe. Avranno più rispetto di te e saranno più attratte.

Vedrai che, se applicherai queste semplici strategie e i consigli dei mio audiocorso, ti sarà molto più facile uscire e fare colpo sulle donne.

Per approfondire ti consiglio anche questo ebook. Non c’entra molto con la seduzione in se e per se, ma può aiutarti a capire meglio il tuo corpo e i segnali che trasmette per farsi desiderare da una ragazza.