Eccoci con un altro capitolo sulle definizioni comuni del mondo Anime-Manga. Stavolta parleremo delle classificazioni in cui si possono collocare i diversi manga (e di riflesso gli anime) a seconda dell’età e del sesso a cui sono destinati.
Per la natura stessa di questo tipo di post non hanno la pretesa di essere completi e dettagliati, ma pongono la base per uno sviluppo successivo che può avvenire in futuro se ce ne sarà il bisogno. Quindi non lamentatevi se non trovate tutto, ma sono ben accetti consigli su cos’altro si possa aggiungere.
Shōnen (少年)
I manga e gli anime shōnen sono tra i più diffusi e vi rientrano la maggior parte dei manga famosi, come ad esempio Dragon Ball e One Piece. La parola shōnen significa in giapponese “ragazzo”, quindi i manga e gli anime di questa categoria sono principalmente destinati ad un pubblico di ragazzi che vanno all’incirca dagli 8 fino ai 15-16 anni.
La rivista principale che si occupa di questo genere è il Weekly Shōnen Jump della Shueisha. La maggior parte dei manga famosi qui in occidente provengono proprio da questa rivista, inutile anche farne un elenco.
Visto il target di pubblico per cui sono destinati questi tipi di manga, al loro interno possiamo trovare un’infinità di generi, da quelli scolastici con storie sentimentali a quelli di azione e d’avventura. La caratteristica che li lega sono l’età dei protagonisti che in genere si aggira proprio attorno alla stessa per cui è destinata e al fatto che sono maschi. Ovviamente ci sono delle eccezioni a queste regole ma in linea di massima sono queste le caratteristiche.
Principalmente le opere di questo tipo sono destinate a un pubblico maschile ma è noto che a volte anche il pubblico femminile preferisce questo tipo di manga.
Shōjo (少女)
Gli shōjo manga sono la controparte femminile degli shōnen, infatti i manga di questo tipo sono destinati ad un pubblico giovane femminile. Il termine shōjo significa per l’appunto “ragazza”.
Quello che contraddistingue le opere shōjo sono ovviamente le storie, dato che, essendo destinate a un pubblico femminile, mettono come temi principali storie d’amore e di amicizia, dove le protagoniste sono delle ragazze (anche qui le eccezioni confermano la regola).
Altra caratteristica sono i disegni che sono meno spigolosi degli shōnen, puntano molto sulla bellezza dei visi, mentre i corpi sono molto sottili e minuti. Le tavole in genere sono molto più luminose e con colori chiari, al contrario degli shōnen che invece sono più scuri e il nero primeggia.
Alcuni esempi di opere shōjo sono Vampire Knight (che però a volte ha dei disegni più simili agli shōnen), Skip Beat, Kareshi Kanojo e la più famosa Sailor Moon.
Seinen (青年)
La parola seinen si potrebbe tradurre come giovane uomo, indica una fascia di età successiva a quella degli shōnen. Quindi abbiamo a che fare con manga per un pubblico più adulto ma comunque sempre giovane.
Avvicinandoci ad un pubblico più maturo, le storie trattate sono molto più complesse e corpose, le tematiche a volte sono violente e comunque difficilmente digeribili o comprensibili da un pubblico giovane.
All’interno di questa categorie vi ricadono opere come Berserk, Claymore e Gantz che sono caratterizzati dalla violenza, ma anche opere come Clannad, Kimi ga Nozomu Eien o Maison Ikkoku (Cara dolce Kyoko) che sono invece storie sicuramente non violente, ma hanno delle trame complesse che un ragazzo di 12-13 anni farebbe fatica a comprendere e apprezzare. Pensiamo alle vicende di Kimi ga Nozomu Eien ad esempio, dove il protagonista è combattuto tra il suo attuale amore e la sua ex ragazza appena svegliatasi da un coma durato tre anni (quanto sono stato male per quest’anime).
Altro esempio che potrete trovare recensito su questo blog è Phantom: Requiem for the Phantom.
Josei (女性)
Il ragionamento fatto per le opere seinen può essere riportato allo stesso modo per quanto riguarda le opere josei. Infatti josei significa “donna” e sono la versione per adulti degli shōjo, sono quindi fatti per un target di ragazze più adulte dai 17 anni in su in genere. Non ripeto di nuovo lo stesso discorso poiché è simile a quello fatto per i seinen e gli shōjo.
Ammetto di essere un po’ carente di anime e manga rientranti in questa categoria, ho fatto quindi qualche ricerca e ho trovato alcuni esempi: Nodame Cantabile, Honey and Clover e Paradise Kiss sono tra quelli più conosciuti.
Kodomo (子供)
Anche qui la parola aiuta moltissimo a capire a quale fascia di età è destinato, infatti kodomo significa bambino/bambini. In questo caso non viene fatta distinzione di sesso poiché all’interno di questa categoria vi sono manga/anime adatti a tutti i bambini, sia maschi che femmine, che hanno un età al di sotto degli 8 anni.
Le tematiche trattate in questo genere di storie sono molto semplici e scontate, inoltre sono principalmente di tipo episodico, cioè la storia inizia si svolge e finisce all’interno dello stesso episodio.
Alcuni esempi di questo tipo di manga/anime sono Doraemon (quanti ricordi da bambino), Hamtaro e Kurochan.
P.S.: Ringrazio Acalia Fenders per avermi fatto notare una mia grossa dimenticanza.
Note finali
Questo tipo di classificazione come vedete è soltanto sul target di età e sesso a cui gli anime o i manga sono destinati, non stiamo parlando di generi, ecco perché ho tenuto fuori da questo post termini come: yuri, yaoi, hentai o ecchi.
Vedi anche:
- Novel, light novel, visual novel e eroge, cosa sono?
- Genere Ecchi: solo roba per gente pervertita?