Quando Mozart morì , il fascino che il Requiem ha esercitato su tutti coloro che amano e ascoltano la musica rimane intatto.
Sono ancora tanti coloro che non sanno che lui ne compose soltanto una parte.
Sì, perché quello del Requiem K626 è veramente il mistero di un capolavoro incompiuto.
Nel luglio del 1791, all’ età di 35 anni, Wolfgang Amadeus riceve da un intermediario non ben identificato l’ incarico di scrivere una Messa da Requiem.
Inizia a comporre, ma può continuare solo mesi più tardi, dopo aver completato «La clemenza di Tito» e «Il flauto magico» a cui già sta lavorando. Quando, intorno alla metà di settembre, torna a Vienna da Praga, però, la sua salute peggiora.
Personalmente sono rimasta colpita dal modo con cui il regista Milos Forman e l’ attore protagonista Tom Hulce portano sullo schermo, nel magnifico film «Amadeus» del 1985, la creatività febbrile di quei giorni, nella caotica e gelida casa viennese.
Inchiodato al letto a partire dal 20 novembre, continua a lavorare con le sue ultime energie.
Ancora nel pomeriggio del 4 dicembre, rivede con alcuni cantanti suoi amici le parti già compiute del Requiem.
La notte seguente muore e la sua messa rimane un frammento. E’ mistero.
In due secoli, questi pochi dati certi hanno dato luogo a cupe interpretazioni romantiche, in parte riprese dal cinema: lo spettrale messaggero mascherato (l’invidioso Salieri, interpretato dal bravissimo Murray Abraham), l’ ipotesi dell’ avvelenamento, la fatale sovrapposizione temporale tra il Requiem e la morte del giovane genio.
Chi la completò? L’ unica parte del Requiem che Mozart scrisse per intero - sostiene Melograni, d’ accordo con Bernhard Paumgartner, lo studioso, compositore e concertista che per quarant’ anni ha diretto il Mozarteum di Salisburgo – è l’ Introitus Requiem Aeternam. Cioè cinque minuti dei cinquanta che dura il Requiem. E, solo in parte, il «Kirie» e il «Lacrimosa».
Tutto il resto fu scritto o completato da altri, probabilmente sulla base di appunti e annotazioni lasciati dallo stesso autore. «Coloro che in fasi successive e con capacità diverse completarono l’ opera – precisa Melograni – furono alcuni suoi allievi e assistenti come Franz Xaver Süssmayr, Franz Jacob Freystadtler e Joseph Eybler, radunati dalla moglie di Mozart, Constanze, che evidentemente temeva di dover restituire la somma già intascata se avesse consegnato un’ opera incompiuta.
Chi lo desidera ed abita a Cagliari, venerdì 12 febbraio alle 20,30 e sabato 13 alle 19 al Teatro Lirico di Cagliari ci sarà proprio la Messa da Requiem eseguita dai solisti , dal coro e dall’orchestra del teatro lirico.
Potrete acquistare il biglietto già un’ora prima dell’inizio del concerto.
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