Magazine Lifestyle

Fashion Bloggers, un paio d’anni dopo

Creato il 28 giugno 2012 da Susy @_talkischeap_

Fashion blogger italiane

Sono passati più o meno un paio d’anni da quando il fenomeno dei fashion blogger è esploso in Italia, come al solito con il consueto ritardo che caratterizza il nostro Paese, e a quanto pare le cose non sono per nulla cambiate.

Ad essere sincera era da molto tempo che non mi interessavo più di ciò che accadeva nella blogosfera, un po’ per mancanza di tempo, un po’ per la gastrite cronica che mi provoca vedere la meritocrazia e lo studio calpestati, un po’ perché io per costruirmi un futuro devo fare giusto qualcosina in più del semplice mettermi in posa e caricare le foto su un blog seguito da wannabe.

Ad ogni modo, un po’ per curiosità, un po’ per uno strano eccesso di tempo libero, ho deciso di vedere se è cambiato qualcosa ed ho fatto un giro di blog. Che dire? Il risultato è stato come al solito deprimente.

Dopo due anni che, nel bene o nel male, frequentano l’ambiente della moda, partecipano ad eventi, organizzano iniziative, presenziano alle sfilate, sono rimasti le solite capre capaci solo di scrivere post più vuoti e monotoni di un temino di prima elementare, quanto meno i bimbi hanno fantasia. Avrebbero dovuto acquisire un minimo di competenza in materia, un minimo di capacità di giudizio critico, insomma quel poco che basta per far trasparire un po’ di conoscenza della materia che trattano. Ed invece no.

Seriamente, non riesco a capire come si possa ancora dare attenzione a chi è capace di scrivere solo “oggi è stata una bellissima giornata”, “oggi c’era il sole ed ho sfoggiato questa o quell’altra mise”, “è stata una delle feste più divertenti a cui abbia mai partecipato” e di caricare foto neanche tanto artistiche. Fortuna che qualcuno riconosce i propri limiti e si limita a postare foto, evitando di “aprire bocca” facendo sfigurare le mise… Post che raggiungono il culmine con i commenti che ricevono, i quali non vanno oltre il “sei bellissima, che bei colori, che bella borsa, ecc”. Un dibattito acceso insomma, ed un confronto veramente capace di illuminare gli amanti della moda!

Sono allibita e profondamente delusa!

Mi ero illusa che, dopo il rilievo e l’importanza che gli è stata data, fosse scattato in alcuni di loro il desiderio di dimostrare di meritare tutta l’attenzione ricevuta, ma a quanto pare non è così.

Ma forse sono io che mi aspetto troppo; chiedere che sviluppassero un minimo di amor proprio e di orgoglio personale, tanto quanto basta a fingere di meritare quell’etichetta che si sono affibbiati, è veramente un’utopia! Tanto più che oggi c’è addirittura qualcuno a cui la definizione fashion blogger inizia anche a stare stretta, come si suol dire, “sputano nel piatto dove hanno mangiato”…

Ma non preoccupatevi fashion bloggers, siamo in Italia, se fate un altro po’ di capricci vi innalzeranno a stilisti o a critici! Fortuna che qualcuno con un minimo di giudizio c’è ancora, tanto da trasformare in flop alcune delle iniziative lanciate da alcuni dei più famosi!!!

Vorrei concludere condividendo con voi un’intervista a Simone Marchetti, fashion editor di repubblica.it, che ho trovato sul sito della Vodafone, di cui condivido appieno il pensiero!

E vi lascio confidandovi che la ricerca di una/un fb che merita questo nome sarà la mia missione! Se conoscete qualcuno, proponete pure!

TESTI © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Talk Is Cheap © All rights reserved. Use without permission is illegal.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :