Buon pomeriggio dolcezze mie, sono di nuovo qui, con l'incessante voglia di condividere con voi un' opinione, un'idea che mi è scaturita alla mente dopo la lettura del BLOG DI FRANCA SOZZANI, direttrice di Vogue Italia. Il suo articolo rimarcava il fatto che oggi, nel meraviglioso, magico e sempre più patinato mondo della moda (che noi tanto amiamo e che da ora ameremo ancora di più) sempre più stilisti fanno ricorso a donne comuni per la presentazione delle loro nuove collezioni.
E' un bellissimo traguardo, o meglio, un obiettivo, in quanto ancora troppo poco praticato, ma il fatto che tale proposta sia gia stata realizzata è un bel vantaggio. Trovo che le modelle siano certamente bellissime, ma ahimè troppo lontane da molte di noi, mostrano quindi un'immagine spesso sfalzata e troppo utopica dei bellissimi abiti che gli stilisti ci mostrano anche (certo non solo) a scopo di acquisto. Trovo che sia molto bello poter guardare un abito che esce dal solito e ritrito contesto di "sacco appeso ad un manichino", è interessante vedere come cade addosso a donne, certamente molto belle e con ottime doti fisiche, ma più normali, con qualche difettuccio che, seppur ben nascosto, esiste. Con ciò non denigro certo l'aspetto delle modelle, anzi, ne sono bene invidiosa, ma trovo che l'immagine che il loro corpo propone sia più indicata a mostrare l'abito come mero oggetto d'arte, il che non è certo un difetto, anzi, ma che spesso confonde le idee a chi, magari quall'abito è intenzionato a comprarlo per indossarlo nel mondo reale. Sono consapevole del fatto che per le case di moda l'"acquisizione" di persone aventi forme ha un peso economico maggiore (sono necessarie prove per vedere come l'abito cade in modo che non faccia difetti che potrebbero simuirne la bellezza, mentre con le modelle si va sul sicuro, a loro sta bene tutto mannaggia...) ma sarebbe un progetto davvero interessante da attuare, se non completamente, almeno in minima parte ;-) Fin'ora una piccola prova di questa intenzione ci giunge dalle ultime sfilate al Pitti di Firenze, dove una ragazza come tante (bellissima non c'è che dire, ma che vive nel mondo reale ), ossia Chiara Ferragni (Theblondesalad.com) sfila sulla passerella di Alberta Ferretti, e come lei molte altre, una scienziata, un'avvocatessa ecc...donne comuni, con una marcia in più, ma con i piccoli dolci caratterizzanti difetti che tutte noi abbiamo, e addosso alle quali un tubino in paillettes magari potrebbe anche fare difetto, l'importante è saperlo portare con stile ;-)