Fashion Works: Designer di Calzature

Creato il 10 marzo 2011 da Plusg

We are back after few weeks of absence with our interviews with fashion workers. Today we are presenting the interview with a shoes designer we present you recently: Alessio Spinelli. Given the skill and sympathy, we decided to give him the opportunity to also tell us the background of his work. At the end of the interview a few pictures of her new collection, in the meantime I remind you to visit the site http://www.alessiospinelli.com/ For English readers, please use the translator on the side because the interview is too long to be posted in both languages!
Torna dopo qualche settimana di assenza il nostro appuntamento con le interviste ai fashion workers. Oggi vi proponiamo l'intervista di un designer di calzature di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa: Alessio Spinelli. Data la bravura e la simpatia abbiamo deciso di farci anche raccontare i retroscena del suo lavoro. Al termine dell'intervista qualche immagine della sua nuova collezione, nel frattempo vi ricordo di visitare il sito http://www.alessiospinelli.com/
Presentati!
Mi chiamo Alessio Spinelli, ho 31 anni. Designer.
Ho una laurea in economia e commercio, con specializzazione in marketing dei beni di lusso (vecchio ordinamento).
Come sei arrivato a fare questo lavoro? (scuole, corsi..)
Pochi corsi, accademia di moda, tanta esperienza sul campo. Alcuni concorsi, come il lineapelle che ho vinto nel 2007, oppure un talento per la scarpa premio giuria 2007.
Cmq consiglio di iscriversi in una buona accademia o scuola (Koefia, Ied, maragnoni, per esempio). Lì impari le basi del disegno, e qualcosa di tecnico. Ma per le scarpe occorre
frequentare le fabbriche, il lavoro s'impara lì. Un designer che non conosce gli aspetti tecnici è un designer a metà.Inoltre si scontrerebbe con la dura realtà del "si può fare?".
Con le conoscenze tecniche nessuno può dirti di "non si può fare".
Raccontami il tuo lavoro, cosa fai?
Disegno e progetto la mia collezione. Inoltre sono consulente freelance sempre per le calzature. Per la mia collezione mi occupo anche degli aspetti commerciali.
Nel caso della collezione neo, metto mani personalmente ai progetti. Per le collezioni normali passo i disegni al modellista, e poi alla fabbrica.
Si inizia buttando le proprie idee su carta. L'ispirazione può venire dal nulla, come da un oggetto visto per strada. L'importante è essere sensibili alla "scintilla" creativa. Un atto involontario.
Un'idea di una frazione di secondo può richiedere mesi per vederla realizzata. Può passare sotto diverse modifiche oppure arrivare pura fino alla fase finale. Dipende da tanti fattori.
Il designer getta le basi delle proprie idee, schizzandole su carta, al computer, su una forma da calzatura. Molti si fissano sul disegno, ma non è importante. E' uno strumento per comunicare
le proprie idee, nient'altro. Ovviamente elevate capacità grafiche permettono agli altri di interpretare il tuo progetto. Ma ho conosciuto designer anche famosi che disegnavano malissimo o niente.
Importante è la relazione che instauri con i tecnici. Con il modellista, che trasforma i tuoi disegni nel modello da tagliare e montare sulla forma da scarpa.
Seguire tutta la fase di produzione dei campioni è un elemento importantissimo. Il lavoro del designer non finisce sul tavolo da disegno. Quello è un 30 40%. Continua nella fase di produzione.
Descrivimi una tua giornata tipo.
Sveglia tardi perchè disegno fino a notte inoltrata. Non ho un programma dipende dai periodi dell'anno. Nella fase di produzione sto molto in giro per controllare campioni, serie di scarpe, aspetti commerciali.
Le fasi precampionario sono le più intense per un designer. Si preparano e progettano in due mesi tutte le creazioni di una stagione intera. Quindi disegni, giri per i fornitori per realizzare tacchi, forme da scarpa, strutture,
scegliere accessori e pelli. E' un continuo lavoro di ricerca.
Un aspetto positivo e uno negativo di questo lavoro.
Positivo : la libertà. Negativo : Non ne ho ancora trovati.
Raccontami un aneddoto curioso.
La mia scarpa più bella e che ha ottenuto più complimenti è stata disegnata in meno di un minuto, senza mai staccare la matita. Come dire che....tanti salti mortali non servono a nulla...
Una domanda un po' impertinente, ma doverosa.. e' un lavoro remunerativo?
All'inizio no perchè i costi sono esagerati. Prototipi, modelleria, spese di viaggi. Ma i limiti verso l'alto sono quasi inesistenti. Dipende dai giri, dai periodi. Oggi per oggi c'è tanta concorrenza.
30 anni fa, l'italia invece era al top per produzione di calzature (non made in Italy come ora, ma veramente fatte qui da noi). Uno stilista bravo guardagnava cifre spropositate anche per una sola collezione.
Che caratteristiche dovrebbe avere una persona per poter fare il tuo lavoro?
Ci vuole molto spirito di sacrificio. I risultati non arrivano subito, spesso ci sono alti e bassi, affronti (se ti butti con la tua collezione) un mercato difficilissimo e da tempo in crisi.
Cmq deve amare il prodotto. Quindi la scarpa. Un pò di umiltà non guasta.
Consiglieresti questa carriera al tuo migliore amico?
Solo se innamorato delle scarpe. Altrimenti gli consiglierei di stare alla larga.







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