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Fast fashion o junk fashion? [EDITORIALE]

Creato il 12 marzo 2012 da Thewardrobestaff
 No Man's Land

No man's land - installazione di Christain Boltansk

Spesso fast food è sinonimo di junk food (cibo spazzatura). E se fosse così anche per la moda?

Premesso: non voglio assolutamente essere snob nei confronti di chi compra abitualmente da Zara e H&M – anche perché lo faccio anch’io, ma da un po’ di tempo a questa parte sento una specie di disagio tutte le volte che entro in queste catene. Nel primo caso perché, rispetto alla qualità proposta i prezzi si sono notevolmente alzati – di Zara salvo solo certe scarpe e borse realizzate in pelle – nel secondo caso perché la qualità è visibilmente peggiorata. Cito queste due catene, ma il problema è comune a diverse catene simili.

A che serve avere l’armadio strabordante di vestiti se dopo due giri in lavatrice il cardigan è da buttare? O ancora, serve davvero avere 20 cappotti di colori diversi ma duri come il cartone e che tengono anche freddo?

In un momento come questo, dove chi più chi meno sta vivendo le difficoltà economiche della crisi, spendere 20 euro per un maglione a la page sembra davvero un affare. Ma siamo davvero sicure che, spendendo oggi non ci toccherà spendere anche domani e dopodomani, perché il nostro acquisto è volato nel secchio dell’immondizia?

Paillettes che si staccano come niente, jeans che si strappano, cotone di dubbia qualità, camicie con fantasie che vanno di moda adesso e fra un mese chissà. Perché la maggior parte di noi detesta lo spreco di cibo o di energia elettrica e non fa altrettanto con i vestiti?

La principale obiezione è che Zara e H&M vanno benissimo per l’abbigliamento basico, da indossare tutti i giorni. Ma proprio perché è così, forse meriterebbe un investimento un po’ più consistente. Perché possiamo benissimo evitare di comprare 4 maglioni a 9 euro e 90 comprandone uno, fatto bene e che duri più di una stagione magari spendendone 60,00.

Qualche giorno fa, tornata a casa dai miei per il weekend, ho tirato fuori dal cassetto il mio solito maglione azzurro che uso per stare a casa. Morbido, caldo, di un colore azzurro “skype” perfetto. Me lo hanno regalato 11 anni fa, per un compleanno ed è ancora intatto. Un semplice maglione Benetton. Lo stesso mi è successo spendendo un po’ di più per un cappotto Max & co. che dopo anni è ancora come nuovo.

Siamo davvero sicure che per essere alla moda sia necessario comprare caterve di cose a buon mercato?


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