Fast & vanp

Non poteva che andare così, che con un messaggio velocissimo mi avvisava che il nostro piano per il weekend era saltato. Che aveva accettato un lavoro al volo, che dopo lavoro avrebbe dovuto fare in tempo 0 la valigia per volare a Peschiera del Garda. Il rumore di quelle parole, a ben pensare, già faceva pesare al rombo del motore di una Corvette…. 

E veloci anche nel saluto, saluto la mia amica che si prepara ad una nuova avventura. Complice con lei só che quando tornerà mi farà vivere tutte le emozioni e i colori che ha visto. Só anche che attraverso le sue parole mi sembrerà di esserci stata anch’io, per tre giorni all’insegna della velocitá.

Siete pronti? Allacciatele bene le cinture perché con #bevanessa non si scherza… SI VOLA!

“Osserva. Osserva, Vanessa!”

Un mantra andato in loop nel mio cervello… Di norma succede così: si ha una passione, ci si incuriosisce di qualcosa legato a essa e si cerca di conoscerne nel profondo ogni sua forma. A me invece capita il contrario! Quel binomio passione- curiosità si inverte.

Sarà che nasco curiosa, tremendamente curiosa, e quando scopro qualcosa di nuovo mi appassiono e voglio capirlo da vicino, voglio entrarci nel vivo.

Tutto a causa (o meglio a merito) della curiosità, quella scintilla che si ha dentro, che ci spinge a scoprire e a scoperchiare nuove realtà. Fin da adolescente non ho mai accettato di prendere per buone le cose così come mi si presentavano; ho sempre cercato di entrare nel profondo dei nuovi universi che mi si aprivano davanti, di calarmici dentro con tutta me stessa, di comprenderne i segreti più remoti.

E col tempo ho capito che per farlo il modo più stupefacente, vero e strabiliante fosse quello di lasciarmi condurre per mano da qualcuno per cui quella nuova cosa che a me affascina è sangue che scorre nelle vene.

Ed è stato così anche durante il Corvette e Camaro International Meeting a cui ho partecipato: è bastato adocchiare da lontano questo nuovo mondo per capire che era il momento di mettere sull’attenti tutti i sensi per cogliere ogni sfumatura di quella che, fino a prova contraria, non è una semplice passione, ma un vero e proprio modus vivendi!

E allora ho sbrigliato la mia curiosità e messo in pratica l’insegnamento, osservando, anzi, assaporando appieno questa nuova esperienza con tutti i 5 sensi.Per primo il richiamo è stato uno, proveniente da lontano come un’eco dal nulla: un rombo, un preavviso di qualcosa di imminente e imponente che si stava avvicinando… Un rullo di tamburi ad annunciare l’arrivo trionfante e maestoso di 107 macchine tirate a lucido.

Le protagoniste assolute del weekend. Corvette e Camaro di varie generazioni, di svariati colori, di provenienze differenti. Tutte con un minimo comun denominatore: a guidarle un vero appassionato, qualcuno per cui possedere quella vettura e non un’altra non è casuale, bensì una scelta di stile e, soprattutto, la realizzazione di un sogno.

E’ bastato un secondo e mi sono ritrovata catapultata in una scena di un film. A rendere vero il tutto, quel pizzicotto che mi risveglia dal sogno di essere in Fast & Furious, l’inconfondibile odore, pardon, profumo di benzina che mi circonda. Mi ridesto, faccio mente locale e ricordo di essere all’Autodromo di Modena.

Ok, siamo in ballo?! Balliamo! Scendiamo in pista, letteralmente… tocchiamo con mano questa realtà. E qui vengono a mancare le parole. Solo la velocità a dominare il momento. Indescrivibili le sensazioni di quell’istante, carenza d’ossigeno, si ferma il tempo: so take my breath away!

Scende l’adrenalina, il respiro si rifà regolare ed è tempo di rilassarsi, di condividere le emozioni vissute e la passione che unisce i membri del Corvette e Camaro Club, il tutto davanti a un’incantevole tramonto sulle rive del Garda. Al piacere di un buon bicchiere di vino e di qualche prelibatezza si unisce il gusto della compagnia e del stare insieme.

Ma le vere stelle sul lago rimangono ancora loro, queste macchine dalla forma affusolata e accattivante. Prodotta dalla Chevrolet a partire dal 1953 e giunta oggi alla settima generazione, è considerata, grazie alla semplicità meccanica, alle dimensioni ridotte e alla sua leggerezza, l’automobile sportiva statunitense per antonomasia, l’unica due posti in grado di competere con le grandi case automobilistiche europee.

Dopo tutte queste sensazioni vissute è proprio il caso di dire che anche l’occhio vuole la sua parte. E non c’è davvero nulla di meglio del connubio arte – natura per soddisfare la vista. Così questo weekend tutto motori e velocità si è concluso con la spettacolare navigazione dei laghi di Mantova, sulle cui acque si specchiano i monumenti storici della città, e del Parco del Mincio, un’area protetta dal WWF, dove è la natura con le sue meraviglie a dare spettacolo.

Giunti alla fine è il momento dei saluti: le strette di mano, gli abbracci, gli arrivederci al prossimo raduno. E per quanto mi riguarda, soprattutto, i ringraziamenti a tutti coloro che mi hanno aperto le porte della loro più grande passione e mi hanno fatto, metaforicamente, salire sulla loro Corvette!

…ve lo a avevo anticipato però adesso sono sicura che il rumore di quei motori, la sensazione del vento tra i capelli e l’adrenalina che sale in un nodo unico la avete sentita, provata e vissuta attraverso queste parole -anche- voi!! Il bello di questo articolo? É che non ci sono controindicazioni o limiti di velocità, lo potete leggere e rileggere tutte le volte che volete: 

#BEVANP&FAST