Chi ha detto che un sequel debba essere più scadente del precedente episodio? Chi ha detto che i film d’azione non facciano bene al morale, non siano divertenti, non sappiano intrattenere e mantenere la concentrazione del proprio pubblico? E, ancora, chi ha detto che mettere Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Gina Carano e Dwayne Johnson nel medesimo set avrebbe comportato un vicendevole annientamento?
“Fast & Furious 6” è la dimostrazione che tutto sia possibile, soprattutto, che anche nel genere action vi sia spazio per delle vere perle da collocare sul gradino più alto della categoria. Questa nuova avventura di quello che a tutti gli effetti è il clan del Toretto, è assolutamente imprevedibile, divertente, spumeggiante, adrenalinica, senza sosta e ricca di inattesi risvolti che appagheranno anche il più ostile degli spettatori. Perché, siamo onesti, applausi spontanei, risate a cascata e chiacchiericcio da bar a un’anteprima raramente li ho sentiti e io stessa sono stata ribattezzata groupie d’assalto dalla mia vicina di banco, per quanto mi riuscisse impossibile mascherare l’incontenibile entusiasmo.
Ma dove eravamo rimasti? Ah si, i Toretto in versione allargata, si sono trasferiti in un paradiso terrestre sprovvisto di estradizione dopo l’ultimo incredibile colpo andato a segno. Certo, sono tutti super-ricercati ma sono rimasti liberi e uniti, quindi dal loro punto di vista non manca nulla, tranne –forse- la nostalgia di quella patria un po’ fracassona, oramai inaccessibile e molto lontana. Uno spiraglio si apre il giorno in cui alla porta di Dominic (Vin Diesel) riappare il nemico di sempre, Hobbs (Dwayne Johnson), con una proposta tanto assurda quanto impossibile da rifiutare (il cameo alla fine del 5 episodio apre il 6). E così il gruppo al completo si trasferisce a Londra e… non si fermerà davanti a (quasi) nessuno ☺
Complice una colonna sonora impeccabile, l’azione parte a tutto gas ancora prima dello scorrere di quei titoli di testa che sono utilissimi ai più disattenti per rinfrescare i capitoli precedenti. L’intreccio, poi, è talmente ricco da non poter perdere neppure un secondo e non ci darà mai il tempo di respirare. Motivo per cui, forse, una volta raggiunto il climax, credendo di poterci rilassare, veniamo presi in contropiede da una trama che inserisce le marce più alte e non s’arresta più, portandoci in giro per tutto il vecchio continente da Londra alle Canarie senza neppure la sosta di un pieno.
La corsa però non è fine a se stessa, fulcro è sempre la famiglia che non si abbandona mai, che si perdona sempre, che si protegge e ama incondizionatamente. In certi momenti, le frasi pronunciate dai protagonisti paiono perle di saggezza degne delle scatole di cioccolatini per quanto anacronistiche ma, in un periodo in cui si tende a esagerare in senso contrario, forse, dovremmo rivalutarle. E poi, la bellezza di questo film è l’equilibrio tra azione paradossale, sceneggiatura che riesce a essere sarcastica senza allontanarsi dalla tradizione e quel thrilling che mantiene sempre al massimo la concentrazione nella rumorosa platea.
Attendersi da me una recensione negativa di un qualsiasi Fast&Furious è da sempre poco verosimile, ma mai mi sarei attesa di ritrovarmi a scrivere: “Questo è il capitolo più ritmato, assurdo e incredibile della serie e assolutamente NON si deve lasciare il proprio posto sino all’ultimo impercepibile titolo di coda, perché i ribaltoni son davvero a perdita d’occhio e l’ultima sorpresa è il colpo di grazia che ci porta a dare un bel 8 a questo film”.Vin Diesel e Co. è riuscito a dar vita ad una pellicola imperdibile!