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Fatdoor, social network per i droni

Da Innovationmktg @InnovationMktg

Il 2014 è stato anche l’anno dei droni, i quali sono stati ampiamente utilizzati per le riprese televisive, il monitoraggio di ambienti e situazioni di emergenza, le prove per la consegna di pacchi e molto altro ancora.
Grazie soprattutto ad Amazon, oggi i droni sono diventati molto popolari anche tra i non specialisti del settore. In Italia, alcune imprese autorizzate stanno già fornendo servizi di ripresa video con i droni, come ad esempio ProjectEms, azienda che offre anche corsi di pilotaggio di droni per gli aspiranti piloti.

L’applicazione dei droni, però, non si ferma qui. Infatti, sfruttando l’onda di popolarità dei droni, l’ingegnere indiano Raj Abhyanker ha creato Fatdoor, un social network davvero particolare.
Fatdoor è una piattaforma sociale dedicata alle piccole comunità e si pone l’obiettivo di mettere in contatto persone che abitano nella stessa città o quartiere, al fine di creare un interscambio di informazioni ed idee.

fatdoor, il social network per i droni

Fatdoor, quindi, cerca di incentivare l’aiuto reciproco in un ristretto gruppo di cittadini e lo rende possibile impiegando i droni e altri dispositivi digitali.
Oltre alle tradizionali funzionalità da social network, come ad esempio postare le proprie opinioni, Fatdoor prevede l’integrazione di un drone personalizzato chiamato Skyteboard 3G. L’idea della piattaforma sociale è quella di dotare ogni iscritto di un drone, affinché il dispositivo possa compiere azioni al posto del soggetto, soprattutto quando non si trova in zona.

Per rendere possibile tutto ciò, Fatdoor usa l’indirizzo di casa degli iscritti per inserirli in un determinato quartiere ed abilitarli all’utilizzo dei droni. In questo modo, ogni cittadino potrà guidare il proprio drone, manovrandolo soltanto con uno smartphone collegato alla rete Wi-Fi. Ogni residente, quindi, potrebbe essere in grado di andare in posta, consegnare un pacco o visitare i nonni anche trovandosi a centinaia di chilometri di distanza.

Sembra un’idea un po’ fantascientifica. Voi cosa ne pensate?

Kafiye Ucar
Autore: Kafiye Ucar

Digital Marketing Assistant presso "Innovation Marketing"


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