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Fate l' amore, non fate la guerra e comprate Benetton

Creato il 17 novembre 2011 da Hermes
Si può discutere se le pubblicità della Benetton siano solo inutilmente provocatorie o delle forme d'arte. Del resto l'arte è anche provocazione. Certo è che, però, di vestiti Benetton si vede ben poco (eh sì, caro Toscani- pardon, ora il fotografo è un tale Fabrica-, servono a quello le pubblicità!).
Vabbè, io sotto sotto amo perdonare e apprezzare, sono un tenero fanciullo amoroso e quindi dico che le campagne benetton sono artistiche. La mia foto preferita è quella del prete e della suora che si baciano: il contrasto del bianco e del nero, l'innocenza del bacio, l'inno al libero amore (no, non sono hippy)...sì!
Per quest'anno la campagna ha già fatto parlare di sè con una sorpresina che è stata ritirata, ma io ve la faccio vedere lo stesso:
Fate l' amore, non fate la guerra e comprate Benetton
Per chi non lo sapesse il signore sulla destra non è Babbo Natale in anticipo (notare il cappellino), ma il rettore dell' università del Cairo di Al Azhar e imam della città, Mohamed el Tayeb. Sembrerebbe un amante focoso. La foto ha fatto bella mostra di sè, per poi sparire, appesa a un ponte di Roma. Scelto casualmente? Forse sì, ma il fatto che fosse ponte sant'Angelo, uno dei più vicini al Vaticano nonchè abbondantemente frequentato, fa nascere qualche dubbio.
Fate l' amore, non fate la guerra e comprate Benetton
Il nome della campagna è unhate, cioè "nonodiare" o qualcosa simile, ed è collegata a un progetto di "amore globale" (paradossalmente un concetto molto cristiano) o qualcosa simile, con tanto di sito: un think thank contro l'odio.
La Santa Sede, però, non ci sta, e ricorda che il Papa è il primo a non odiare e a chiamare al dialogo inter-religioso.  Non capiscono, i legali (sì, hanno minacciato di andare in tribunale) del Santo Padre che la campagna non è (solo) rivolta ai grandi leader quanto più che altro li usa come vincolo per un messaggio a grande portata.
Le immagini sono state posizionate in luoghi di grande visibilità e importanza simbolica:
Fate l' amore, non fate la guerra e comprate BenettonHu Jintao, premier cinese, bacia castamente Obama.
Fate l' amore, non fate la guerra e comprate BenettonE per loro c'era bisogno del fotomontaggio? Abbiamo visto le risatine complici, le voci corrono a Bruxelles...Altro che culona inchiavabile!Lui, invece, dopo essersi fatto un' Italiana e aver provato a inc****si anche il paese, cambia obbiettivo, vecchio mandrillo, e guarda a Berlino...
Fate l' amore, non fate la guerra e comprate BenettonA place de la concorde (nomen omen). Abbas e Netanyahu, Palestina e Israele rispettivamente... e finalmente, aggiungerei!
Rubato per voi da Affari Italiani (www.affaritaliani.libero.it) il commento del massmediologo (che parola stupenda!) Michele Sorice, che insegna comunicazione politica alla Luiss qui a Roma, sulla campagna:
"È la continuazione di uno stile comunicativo che Benetton da avviato da tempo: attraverso immagini choc si veicola un messaggio di promozione e crescita sociale. Naturalmente alla base della campagna pubblicitaria c'è una legge di marketing: fare in modo che il proprio brand sia collegato a questi messaggi dirompenti ma positivi. [...] È ormai un tipo di pubblicità 'tradizionalè dell'azienda che dalle prime foto di Oliviero Toscani, alle immagini sull'anoressia fino a questi 'bacì tra Benedetto XVI e l'Imam de Il Cairo, gioca su temi di carattere sociale. [...] Farà discutere e creerà polemiche come sempre. Perchè quando si toccano leader religiosi o politici, una storia degli effetti e inevitabile. Ma far vedere due leader che si baciano è comunque un messaggio di speranza, non offensivo. Il mio invito è non essere bacchettoni ma cogliere il significato di quei fotomontaggi: la possibilità di un mondo diverso, basato su tolleranza e rispetto".
Inoltre sul sito della fondazione potrete inviare i vostri baci appassionati d'amore, o scaricare due applicazioni ad hoc: una lista di "non-odio" e un "kiss wall". E' in progetto anche un' opera d'arte di Erik Ravelo, artista cubano, che creerà un' enorme "Unhate dove", colomba del "non-odio" di 4 metri di lunghezza. Particolarità? Sarà fatta con bossoli di proiettili sparati in zone di guerra, da tutto il mondo.

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