Questo non mi ha impedito, sabato scorso, seguendo il solito criterio di scelta gare in base alla vicinanza geografica, di prendere parte ad Hone alla 9° edizione della "Corsa di San Giorgio". Tracciato ignoto; sapevo soltanto fosse gara mista, con erta finale (in Valle non esistono gare senza erte).
Dopo aver preso parte a due trail montani, l'ultimo dei quali "Nata Libera" a Sala Biellese, veramente tosto, non poteva spaventarmi alcuna salita, sopratutto in un percorso di neppure 7km (6,7, per la precisione).
Lo sparo ci scaraventava in avanti a velocità sostenuta, facilitata da una leggera discesa. Memore di tante partenze irruente pagate a caro prezzo, frenavo l'impeto cercando di trovare un ritmo consono e sopportabile, che mantenevo senza troppi patemi per quasi tutta la gara.
Due km a 4:08, altri due in sterrato a 4:34, poi un progressiva ascesa, blanda fino al 5° km.
Supero per la prima volta un rivale che di solito arriva parecchio prima di me e la cosa non può che darmi soddisfazione e stimolo. Da lì in poi ecco che parte una rampa di 800 metri (percorsa ad un passo medio di 8' al km circa, ed è tutto dire) che è quasi una scala. Correre lo trovo impossibile. Mi giro ed il rivale è lì, proprio dietro. In vetta vorrei tanto fermarmi a respirare, ma invece dò ancora gas, perchè poi c'è solo discesa a capofitto tra le case del borgo, ed infine il traguardo. Il rivale si fa sotto e mi supera proprio alla fine della salita, e nonostante la discesa non mi faccia paura, non riesco a riprenderlo, arrivando pochi secondi dopo.
La classifica mi vede al 77esimo posto su 139. Non certo un trionfo, però si tratta della mia miglior prestazione in terra valdostana e questo per me è già motivo di soddisfazione.
Un saluto.
Non avendo ancora la nuova divisa della podistica Leinì, mi arrangio come posso.