Scott Johnson nel corso della conferenza stampa al Murrayfield (mia foto)
Edimburgo - Le parole escono con difficoltà quest’oggi dal solitamente ciarliero e allegro Scott Johnson. C’è un clima dimesso in sala stampa, l’interim head coach arriva visibilmente senza troppa voglia di parlare; il suo linguaggio del corpo dice tutto, molto più di mille parole. Il tono della voce, quando poi decide di parlare, è ancora più eloquente.
“Set pieces and balance“. Questa la risposta alla prima domanda della conferenza stampa, ovvero il motivo dei cambi apportati alla squadra che è stata sconfitta dall’Inghilterra al Murrayfield poco più di una decina di giorni fa.
“Richie Gray ha giocato molto bene col suo club e si è meritato la chiamata; è migliorato tantissimo dall’autunno, dal punto di vista offensivo e difensivo e lui e Jim Hamilton formano una coppia ben assortita. Non è stato inserito nei 23 per la sfida contro l’Inghilterra perché altri giocatori stavano giocando meglio. In seconda linea abbiamo una grandissima competizione e dobbiamo dare spazio sempre a chi è più in forma in un determinato momento.
Johnnie Beattie è un giocatore intelligente e pieno di qualità, sono contento di poterlo schierare ancora in squadra. Ryan Wilson nel tour estivo ha fatto bene, e nonostante non abbia giocato molto bene contro l’Inghilterra resta un gran bel giocatore; abbiamo bisogno del suo dinamismo e della sua fisicità“.
“Ross (Ford) sa di non aver giocato bene nelle ultime gare e nello stesso tempo Lawson si è meritato il posto in squadra. E’ una scelta che in questo momento è giusta per i due giocatori e anche per la squadra”, dice Johnson commentando la staffetta al centro della prima linea”.
“Abbiamo pagato gli errori che abbiamo commesso nelle ultime gare e soprattutto nell’ultima contro l’Inghilterra. Ma non possiamo dare addosso ai giocatori, perché nessuno di loro ha sbagliato di proposito; l’impegno c’è sempre stato“.
“Abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi, così come abbiamo bisogno che i nostri giovani crescano e si facciano esperienza e che il nostro campionato domestico cresca di livello. Dobbiamo creare un ponte tra dilettanti e pro, alzare il livello. Stiamo tutti lavorando perché questi risultati arrivino. Dobbiamo sapere dove siamo e quello che ci serve per migliorare. Siamo una top-nations e dobbiamo lavorare con questa convinzione. Abbiamo più di qualche talento in squadra, ci sono molti giovani che stanno crescendo bene e le prospettive per migliorare ci sono. Tutti vogliamo che i nostri giocatori e i nostri giovani soprattutto giochino nei campionati più duri e competitivi possibile, che è l’unico modo per crescere.
Sono davvero entusiasta del lavoro che mi attende, che mi è stato offerto e che ho scelto, ma adesso non voglio parlare della terza franchigia in Pro12 – perché stiamo preparando una gara difficile e perché non si sa ancora cosa succederà il prossimo anno“.
“Hogg potrebbe giocare apertura. 10, 3 e 15 sono ruoli che richiedono grande personalità; Stuart è un giocatore dinamico e che ha mostrato di avere grande personalità. In un futuro, sono convinto che potrà giocare anche apertura ma al momento stiamo così. Non è detto che a partita in corso potrebbe anche spostarsi, ma è diverso fare tutta la partita in un ruolo rispetto a chiuderla in un ruolo“.
“La Francia lo scorso anno ha chiuso all’ultimo posto. Qualcuno si ricorda di quel risultato? Non abbiamo celebrato le nostre sconfitte, ma abbiamo cercato di analizzare quanto è successo e di passare oltre, verso la prossima sfida. Per lungo tempo abbiamo faticato; non credo che le parole dei tifosi siano critiche, ma uno sprone a fare meglio. Quello che mi piace, che mi intriga, è la sfida. La sfida a migliorarsi, a crescere“.
“Giocare contro l’Italia è sempre difficile, specialmente a Roma. Gli ultimi incontri con loro sono stati molto fisici ma siamo convinti che i giocatori che abbiamo scelto sapranno farsi valere e renderanno orgogliosi i nostri tifosi“.
Ecco il XV che sabato prossimo (2.30pm ora italiana) scenderà in campo all’Olimpico di Roma contro l’Italia nella terza giornata di RBS 6 Nations Championship. Match report e post-partita qui e su DotRugby.it
15 Stuart Hogg (Glasgow Warriors) 17 caps, 3 tries, 15 points
14 Tommy Seymour (Glasgow Warriors) 6 caps, 2 tries, 10 points
13 Alex Dunbar (Glasgow Warriors) 5 caps, 1 try, 5 points
12 Matt Scott (Edinburgh Rugby) 18 caps, 3 tries, 15 points
11 Sean Lamont (Glasgow Warriors) 84 caps, 12 tries, 60 points
10 Duncan Weir (Glasgow Warriors) 10 caps, 1 try, 2 conversions, 9 points
9 Greig Laidlaw (Edinburgh Rugby) CAPTAIN 26 caps, 3 tries 23 conversions, 56 penalties, 229 points
1 Ryan Grant (Glasgow Warriors) 15 caps
2 Scott Lawson (Newcastle Falcons) 40 caps, 2 tries, 10 points
3 Moray Low (Glasgow Warriors) 25 caps
4 Richie Gray (Castres) 34 caps, 1 try, 5 points
5 Jim Hamilton (Montpellier) 52 caps, 1 try, 5 points
6 Ryan Wilson (Glasgow Warriors) 6 caps
7 Chris Fusaro (Glasgow Warriors) 1 cap
8 Johnnie Beattie (Montpellier) 28 caps, 3 tries, 15 points
Panchina
16 Ross Ford (Edinburgh Rugby) 73 caps, 2 tries, 10 points
17 Alasdair Dickinson (Edinburgh Rugby) 32 caps, 2 tries, 10 points
18 Geoff Cross (Edinburgh Rugby) 25 caps, 1 try, 5 points
19 Tim Swinson (Glasgow Warriors) 5 caps
20 David Denton (Edinburgh Rugby) 19 caps
21 Chris Cusiter (Glasgow Warriors) 66 caps, 3 tries, 15 points
22 Duncan Taylor (Saracens) 8 caps
23 Max Evans (Castres) 39 caps, 3 tries, 15 points